È stato un punto di riferimento nella lotta a l’usura, una guida tanto a livello pugliese che in tutta Italia, un’ancora di salvezza per famiglie e imprenditori risucchiati nel labirinto senza uscita dei prestiti “a strozzo”. Mons. Alberto D'Urso, prete mite e tenace, coraggioso e sorridente, si è spento ieri pomeriggio a 84 anni dopo una lunga malattia. Presidente della fondazione Antiusura San Nicola e SS. Medici di Bari, in passato aveva guidato anche la Consulta nazionale Antiusura.
A comunicare la notizia è stato l’arcivescovo di Bari, Giuseppe Satriano. Fu proprio mons. D’Urso, insieme a padre Massimo Rastrelli, che riuscì a far approvare nel 1996 la legge 108 e a incoraggiare in tutto il Paese la nascita di Fondazioni diocesane antiusura: una norma, quella approvata dal Parlamento 26 anni fa, che riuscì a vedere la luce nonostante le resistenze e anche le pressioni del mondo della banche e del credito. Una legge antiusura moderna ed efficace che portò in doto l’inasprimento delle pene, strumenti per gli inquirenti, forme di sostegno per gli usurati. Una battaglia di giustizia sociale che vide in prima linea D’Urso e il gesuita napoletano Rastrelli.
Fu la missione di parroco di Santa Croce a Bari a far scoprire a don Alberto D’Urso negli anni Ottanta e Novanta il dramma dell’usura che serpeggiava tra i suoi parrocchiani, in tanti finiti tra i tentacoli della piovra dello strozzinaggio. La sua battaglia cominciò da lì, mettendosi in gioco nella, città di Bari per aiutare famiglie e commercianti letteralmente espropriati di beni e imprese dalla criminalità organizzata.
“Il Signore che dispone i tempi del nascere e del morire - si legge nella nota dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto - gli doni la ricompensa eterna e la gioia senza fine. Nella comunione dei Santi, eleviamo al Signore una preghiera di suffragio e di ringraziamento per la sua fedeltà a servizio della Chiesa”.
I funerali di mons. D’Urso si terranno lunedì 26 settembre, alle 16, nella cattedrale di Bari e saranno presieduti dall’arcivescovo Satriano. La camera ardente sarà allestita a partire da questa mattina presso la Parrocchia Santa Croce in Bari.
Nato ad Acerno (Salerno) il 27 aprile del 1938, mons. Alberto D’Urso fu ordinato presbitero il 2 luglio del 1961. Già parroco della parrocchia Santa Croce in Bari, ha svolto il suo servizio a favore della Chiesa diocesana e nazionale ricoprendo gli incarichi di Vicario Episcopale Territoriale Bitonto-Palo; Direttore dell'Oasi Santa Maria di Cassano Murge (Ba); Direttore Diocesano, Responsabile regionale e Consigliere nazionale Uac - Unione Apostolica del Clero; com’è noto, infatti, don Alberto è stato Presidente per lunghissimi anni dell’UAC dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e della regione Puglia, Presidente Consulta Nazionale Antiusura; Presidente Fondazione Antiusura S. Nicola e SS. Medici; Assistente Regionale MIEAC - Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica; Cappellano Compartimento Ferrovie dello Stato; Prelato d'onore di Sua Santità.