La visita al santuario di Santa Lucia è una tappa obbligatoria per chi visita Erchie, piccolo centro nel brindisino.
Illuminante la visita della grotta al cui interno si può ammirare una caratteristica fontana dove sgorga acqua benedetta formando un piccolo laghetto. È possibile riempire di acqua delle piccole anforette come ricordo della visita a questo suggestivo luogo di culto e meditazione.
La leggenda narra che alcuni ricchi feudatari del posto, decisero di fare dono alla cappella di un quadro con l’effigie della santa, che fu perduto durante un’inondazione che investì il luogo di preghiera. La corrente lo sospinse via facendone perdere le tracce. Qualche tempo dopo fu un pastore a ritrovarlo miracolosamente.
La tradizione rievoca che durante un periodo di grande siccità, mentre l’uomo portava le sue mucche a rifocillarsi nei pressi della cappella, notò in più occasioni che uno dei suoi animali si allontanava dal branco facendo perdere per lungo tempo le sue tracce, per poi ricomparire inspiegabilmente.
Un bel giorno il vaccaro prestò attenzione e seguì la mucca, curioso di conoscere il motivo di quell’atipico comportamento. La trovò in una zona nei pressi di un avvallamento, che custodiva una sorgente d’acqua, la mucca si stava dissetando ed accanto alla pozza vi era il quadro di Santa Lucia.
Su questo luogo fu innalzata un’ara sulla quale fu deposto il quadro in seguito a quello che venne dichiarato un ritrovamento miracoloso. Da quel giorno molti pellegrini sono soliti attingere l’acqua da questa sorgente, la tradizione vuole che ci si bagni la mano e ci si strofini con essa gli occhi, chiedendo alla santa la guarigione. Ancora oggi molte sono le testimonianze di guarigioni, fisiche e spirituali.