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Una nuova azione di contrasto nella chiesa di Andria alla povertà educativa: l’affido culturale, esperienza già presente in altre parti del territorio nazionale.

 

 

A introdurla è la Caritas diocesana di Andria, che nei mesi passati ha coniugato, attraverso quest’azione, l’incontro tra una “famiglia affidataria” e il minore in situazione di povertà educativa o a rischio di povertà educativa. Le “famiglie affidatarie” sono una risorsa per la fruizione di prodotti e servizi culturali in senso lato, si ricorda in una nota. L’idea di fondo è molto semplice: un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, accompagna anche un bambino che non frequenterebbe questi luoghi per diversi motivi. Si viene a creare attraverso l’intervento sul minore un’alleanza fra le famiglie-risorsa e le famiglie-destinatarie stringendo così un Patto Educativo. “È la possibilità che adulti e bambini insieme, attraverso l’incontro con l’arte, la cultura e la natura e lo sport, possano superare differenze e ostacoli e costruire una comunità attraverso la condivisione della bellezza”, spiega la Caritas: “Ora è il momento di allargare la rete”. La nuova azione, supportata da Caritas Italiana, rientra nel progetto TuttiperUno e nel programma a sostegno dei minori All togheter della Caritas di Andria.

 

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