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“Sono addolorato per quello che è accaduto a Orta Nova. Sono preoccupato per quello che potrebbe succedere. Rifletto sulla radice occulta di questi fatti brutali”.

 

 

 

È quanto ha dichiarato il vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Fabio Ciollaro a poche ore dall’ennesimo agguato mortale consumatosi nelle scorse ore a Orta Nova. “Vedo segnali continui dell’alta concentrazione di criminalità nella nostra zona - sottolinea il vescovo Ciollaro - e considero ciò che è scritto nella recente relazione della Dia sulla ‘mafia degli affari’ subdolamente infiltrata nei più importanti segmenti economici”.

“L’omicidio, in pieno giorno, a pochi metri da casa, di Gerardo Tammaro, padre del ventiseienne accusato di aver sparato ad Andrea Gaeta - prosegue -, porta a pensare subito ad un gesto di vendetta, e fa ripiombare l’operosa Orta Nova in un clima di tristezza e di timore. Mentre assistiamo sconcertati alla guerra fra Russia e Ucraina, vediamo accendersi la miccia pericolosa di un’altra guerra che potrebbe scoppiare in mezzo a noi. La miccia va spenta prontamente”.

“Se davvero i due fatti di sangue sono collegati tra loro - conclude Ciollaro -, dobbiamo ricordarci che la vita del giovane Andrea non torna indietro in questo modo, anzi il tormento cresce. Lui stesso, se potesse parlare, direbbe: fermatevi! Ricordatemi con gesti di amore, di generosità, di riparazione cristiana. E ugualmente dice il povero Gerardo a voi familiari. L’odio distrugge e non dà pace né ai vivi né ai morti. Prego per le anime dei due defunti. Prego per la conversione dei cuori”.

 

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