È stato un weekend ricco di emozioni quello vissuto dal gruppo Young Caritas di Firenze ad Alessano, città natale di don Tonino Bello.
Al viaggio hanno partecipato anche due ragazze della Caritas di Pisa, una della Caritas diocesana di San Miniato e due ragazzi di Caritas Pistoia. Venerdì, infatti, dalla stazione di Santa Maria Novella, sono partiti più di venti giovani per trascorrere tre giorni alla scoperta dei luoghi simbolo della vita di questo vescovo cattolico italiano noto a tutti per il suo spirito missionario e il suo impegno nel contrastare le povertà e le ingiustizie verso i più deboli.
Ospitati presso la Casa della Convivialità “don Tonino Bello”, i ragazzi sono stati accolti dagli operatori e volontari della Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca, i quali hanno raccontato la loro quotidiana dedizione verso i più fragili della comunità.
La giornata di sabato è cominciata con una tavola rotonda, a cui sono intervenuti, tra gli altri, mons. Vito Angiuli, vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca; Suor Chiara Veronica, badessa del Monastero SS. Trinità delle Clarisse Cappuccine di Alessano; Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello, e Stefano Bello, nipote di don Tonino.
Nel pomeriggio, accompagnati da una guida, i ragazzi hanno camminato per “l’anello del bello”, un percorso a tappe composto dalla matrice di Alessano, la casa di don Tonino e la sua tomba, semplice e umile. Poi, si sono spostati presso il Monastero delle Clarisse di Alessano per ascoltare la testimonianza di don Salvatore Leopizzi (parroco a Gallipoli) che ha conosciuto personalmente don Tonino. A seguire hanno partecipato al reading teatrale a due voci “Chiamatemi…don Tonino” a cura di Renato Elia e Laura Petracca. Domenica, dopo la messa presso la chiesa madre di Alessano, celebrata dal card. Antoine Kambanda, arcivescovo di Kigali in Rwanda.
Sottolinea Luca Orsoni, coordinatore dei servizi Caritas Firenze: “Siamo partiti fortemente motivati e siamo tornati cresciuti, sia come singole persone sia come gruppo di lavoro”. “Essere attivi nella società ed impegnarsi per la giustizia sociale, la pace, la solidarietà e il rispetto del volto degli altri con azioni concrete dovrebbe essere un allenamento quotidiano per non accontentarsi della mediocrità ma sognare in grande e lottare per un mondo migliore”, dice Santina Morciano, dell’equipe Young Caritas Firenze.
“La visita nei luoghi cari a don Tonino ha permesso di vivere e respirare il sapore e l’impegno dell’operare verso gli ultimi che tutta la cittadina leccese introduce nella quotidianità, sperimentando e attuando gli insegnamenti semplici, puri, ma essenzialmente educativi di quella che fu l’intera vita del vescovo Tonino - afferma il direttore della Caritas diocesana di Firenze, Riccardo Bonechi -. Abbiamo sperimentato il messaggio che ancora traspare dalle testimonianze di coloro che lo hanno aiutato nell’esercizio del suo ministero di sacerdote prima e di vescovo poi. Quello che ci hanno riferito, a cominciare dal fratello, dai nipoti e da tanti altri, oltre a essere una pietra viva, ancora oggi presente nei territori abitati dalla sua figura, vuole essere una testimonianza per le giovani generazioni che tanto sono state oggetto dell’attenzione che don Tonino ha loro riservato, dall’emergenza educativa alla formazione civile, morale e religiosa; sempre permeate dal valore della Parola di Dio e dal dono per la conquista della pace”.