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Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi metropolitana di Foggia-Bovino presentata da mons. Vincenzo Pelvi e ha nominato arcivescovo metropolita mons. Giorgio Ferretti, del clero della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, attualmente fidei donum in Mozambico.

 

 

Mons. Giorgio Ferretti è nato a Genova, nell’omonima arcidiocesi, il 27 novembre 1967. Ha conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Genova e, dopo alcune esperienze come insegnante di religione a Genova, ha conseguito la licenza in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. È stato ordinato presbitero il 6 novembre 2004 per la diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino ed è membro della Fraternità missionaria di Sant’Egidio.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: collaboratore pastorale della basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma (2004-2008); responsabile delle relazioni con Sudafrica, Lesotho, Swaziland e Botswana per la Comunità di Sant’Egidio (dal 2005); segretario particolare del vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino (2008-2016); direttore dell’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della medesima diocesi e membro del Consiglio pastorale diocesano (2009-2016); assistente dell’associazione dei Medici cattolici della provincia di Frosinone (2010-2016); assistente dell’associazione Scout d’Europa (2012-2016); membro del Comitato etico della Asl di Frosinone (2013-2015); parroco in solidum della cattedrale Santa Maria Assunta, di Ss. Annunziata e di San Benedetto in Frosinone (2013-2016); responsabile della mensa diocesana per i poveri (2014-2016).

Dal 2017 è sacerdote fidei donum nell’arcidiocesi di Maputo, nella Repubblica del Mozambico, parroco della Catedral metropolitana de Nossa Senhora da Conceição e membro del Consiglio presbiterale.

“Carissimi fratelli e sorelle, vi scrivo da molto lontano - è il primo messaggio del nuovo arcivescovo alla comunità diocesana dauna -. Sono parroco della cattedrale di Maputo, capitale del Mozambico, un grande Paese dell’Africa meridionale: una terra grande, bella e allo stesso tempo sofferente. Sono qui dal 2016 per una scelta missionaria maturata nella Comunità di Sant’Egidio, di cui sono membro della Fraternità missionaria, che tanto ama questa terra e che è stata protagonista della pace per questo Paese nel 1992. Una pace maturata e firmata a Roma. Già da giovane ho imparato la forza e la bellezza di incontrare Gesù nei poveri, ma qui in Africa ho scoperto una povertà così grande, ma anche tanta forza spirituale che mi hanno cambiato la vita. Qui ho trovato fratelli e sorelle, tanti amici poveri, giovani entusiasti di ascoltare il Vangelo. Prima di trasferirmi in Mozambico ho servito la Chiesa di Frosinone-Veroli-Ferentino per dieci anni, dove sono stato parroco, assistente scout, responsabile della mensa diocesana per i poveri e altro”.

“Fratelli e sorelle, ancora non ci conosciamo - prosegue Ferretti -. Ho ricevuto con stupore la decisione di Papa Francesco di inviarmi come arcivescovo di Foggia-Bovino. Credo che lo stesso stupore proviate anche voi. Lascio un popolo che mi è tanto caro e allo stesso tempo sono chiamato a un popolo che ho desiderio di conoscere e amare. Dice un grande saggio ebreo che nella vita non tutto è comprensibile, ma almeno è abbracciabile. Così mi presento a voi, come un vescovo che vuole abbracciare una Chiesa, una terra e un popolo. Insieme a voi cercherò di capire al meglio quali sono le attese, le speranze, i dolori e i sogni di questo popolo”.

“Insieme percorrendo le vie del Vangelo, rispondendo alla chiamata del Papa a essere Chiesa in uscita. Insieme andremo incontro agli uomini e le donne della terra di Capitanata, testimonieremo la pace, il perdono, comunicando la gioia del Vangelo perché come dice Gesù c’è più beatitudine nel dare che nel ricevere. E in questo tempo così martoriato dalla guerra vi invito a pregare insieme a me per la pace in Terra Santa, in Ucraina, in Africa e in ogni parte del mondo”.

“Sorelle e fratelli - conclude l’arcivescovo eletto -, nell’attesa di vedervi presto vi saluto con un abbraccio di pace. E per intercessione della nostra Madre, la Madonna dei Sette Veli, prego il Signore ci benedica tutti”.

 

 

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