“La prossima celebrazione del Triduo pasquale, ‘centro dell’anno liturgico’, e l’intera Settimana Santa, quest’anno, risentiranno necessariamente delle limitazioni che il Governo italiano ha stabilito per evitare il contagio e provocare ulteriori situazioni di morte delle persone più fragili, o di prolungamento di una condizione di precarietà per la vita sociale ed economica”.
Si apre così la nota con la quale mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, regola le celebrazioni pasquali. Il presule richiama al riguardo, adattandoli alla diocesi, gli “Orientamenti per la Settimana Santa 2021” diffusi dalla Presidenza della Cei lo scorso 24 febbraio.
Per la Domenica delle Palme, la “commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme”, si legge nella nota, “sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano o, dove si ritiene opportuno, con la terza forma semplice. Non ci sia scambio di palme tra i fedeli; le palme che vengono consegnate siano igienizzate o racchiuse in un sacchetto trasparente igienizzato”.
La Messa crismale verrà celebrata il Mercoledì Santo in cattedrale alle 19, con rappresentanti di due persone adulte per parrocchia e associazioni laicali, con in più un giovane per parrocchia.
Il Giovedì Santo, alla Messa “in Coena Domini” sia omessa la lavanda dei piedi. La cappella della reposizione del SS. Sacramento, stabilisce ancora mons. Renna, “sia visibile da tutti, per evitare che i fedeli facciano file che diventerebbero incontrollabili. Subito dopo la messa si tenga l’adorazione e tutte le chiese si chiudano alle 21,30”.
Il Venerdì Santo si introdurrà anche quest’anno, nella preghiera universale, un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. Essa sarà fornita a tutti dall’Ufficio liturgico diocesano. “L’atto di adorazione della croce si farà inginocchiandosi dal proprio posto e soffermandosi in silenzio in preghiera per un congruo tempo. Solo il presidente della celebrazione bacerà la croce”.
La Veglia pasquale dovrà iniziare in tutte le parrocchie alle 19,30 e si svolgerà in tutte le sue parti, avendo cura che alle 21,30 sia già terminata.
La Via Crucis e la Via Matris “si tengano rigorosamente in chiesa, per evitare ogni forma di assembramento”. Il Venerdì Santo si preveda, dopo l’azione liturgica, “uno o due momenti per la Via Crucis, avendo cura di coinvolgere ragazzi e giovani”.