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“Ancora un’altra Pasqua sotto la cappa della pandemia!”. Si apre così il messaggio augurale che il vescovo di Andria, Luigi Mansi ha voluto inviare a tutta la comunità diocesana.

 

 

 

“Tutti ci auguriamo che presto i tempi possano tornare ad essere improntati da sempre maggiore serenità - prosegue Mansi nel rivolgere i suoi auguri pasquali (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) -, che possiamo tornare quanto prima ad incontrarci, vederci, stringerci la mano, abbracciarci, che possiamo, certo gradualmente, tornare a vivere nella normalità, liberi da ogni paura”.

“Questo è un tempo - osserva il presule andriese - in cui non dobbiamo in alcun modo sottrarci ad una attenta riflessione su ciò che è accaduto, prendere sempre e più coscienza del limite scritto nella nostra realtà di essere umani, non per venirne schiacciati ed oppressi, ma per prendere ancora e sempre più coscienza del fatto che questa condizione di limite non è abbandonata a sé stessa, ma è stata riscattata dal mistero di morte e risurrezione del Signore Gesù. Se la gravità e l’urgenza di tanti problemi che hanno attraversato la nostra vita nei tanti mesi trascorsi ci hanno portato ad appesantirci se non addirittura a dubitare che ci possa essere una via di uscita verso tempi di maggiore serenità, la fede nel Cristo risorto deve essere la nostra inesauribile e potente risorsa per guardare avanti con nuova speranza e fiducia”.

“È quanto mai necessario - ha concluso - ricercare, con vivo entusiasmo, segni di speranza dentro la complessità di questo tempo, segni che dobbiamo assolutamente imparare a leggere e decifrare, come segni di un “nuovo” che avanza.

Farci gli auguri pasquali può voler dire solo una cosa: incoraggiarci gli uni gli altri, attingendo alla forza di vita che ci viene dal Signore Risorto, per metterci all’opera tutti, ciascuno nel suo campo lavorativo, familiare, ecclesiale, per tornare a costruire il nuovo mondo, quello nato dalla Pasqua di Gesù, nostro unico e amato Signore”.

 

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