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Mentre si attende il decreto di venerabilità per il Servo di Dio don Tonino Bello per il quale lo scorso 20 aprile è stata ufficializzata ad Alessano la donazione delle spoglie mortali dalla famiglia alla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, nei giorni scorsi presso la Congregazione delle cause dei santi si è tenuto il Congresso peculiare dei consultori teologi circa le virtù teologali, cardinali e annesse, esercitate in grado eroico di un’altra Serva di Dio pugliese, Madre Elisa Martinez, fondatrice dell’Istituto delle suore “Figlie di Santa Maria di Leuca”, della cui causa di beatificazione e canonizzazione in corso è postulatore mons. Sabino Amedeo Lattanzio.

 

 

 

In quella sede è stato dato all’unanimità giudizio affermativo. Si tratta di un passaggio decisivo, in quanto preannuncia che a breve Madre Martinez sarà riconosciuta dalla Chiesa Venerabile. A questo giudizio affermativo dei teologi seguirà la sessione ordinaria dei padri cardinali e vescovi i quali, a loro volta esprimeranno il loro parere in merito, dopo di che il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, card. Marcello Semeraro, presenterà il tutto a Papa Francesco, il quale ratificherà i voti espressi e darà ordine di pubblicare il Decreto che proclamerà Madre Elisa Martinez, Venerabile.

La Serva di Dio Madre Elisa Martinez nacque a Galatina il 25 marzo 1905. Sempre mossa dall’ideale di consacrazione, il 20 marzo 1938 - giorno seguente la solennità di San Giuseppe, di cui la Serva di Dio fu molto devota - diede inizio alla Pia unione delle Suore dell’Immacolata, ispirata dal gesto di carità di Maria nell’atto di soccorrere la cugina Elisabetta e dalla massima evangelica di Gesù Buon Pastore, il quale esorta: “Qualunque cosa avrete fatto al più

piccolo dei miei fratelli l’avrete fatto a me” (Mt 25,40), dedicandosi a vantaggio degli emarginati, dei carcerati, delle madri nubili e dell’infanzia abbandonata, per la catechesi nelle parrocchie e l’educazione della prima infanzia.

Il 15 agosto 1941 il vescovo di Ugento, mons. Giuseppe Ruotolo, eresse la Pia unione in Istituto di diritto diocesano, cambiandone il nome in “Suore Figlie di Santa Maria di Leuca”, in onore al santuario mariano più noto del Salento. Nel 1943 l’Istituto, che nel frattempo si andava espandendo in più parti di Italia, ottenne il Decreto di erezione di diritto pontificio. L’8 febbraio 1991moriva lasciando la grande eredità di 55 comunità religiose, distribuite in otto paesi, con 600 sue amate figlie che hanno diffuso il suo carisma con immutata fedeltà.

Il 12 novembre 2017 è stata conclusa l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità, introdotta il 17 novembre 2016. La sua fama di santità va sempre più crescendo e la sua tomba presso la cappella della Casa generalizia delle Figlie di Santa Maria di Leuca in Roma è meta di continui pellegrinaggi da parte di chi invoca la sua intercessione presso Dio.

 

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