Organigramma rinnovato con la ratifica delle cariche sociali per la sezione di Copertino dell’Avo, l’Associazione Volontari Ospedalieri, ente benefico che opera da oltre quarant’anni a livello nazionale. Nei giorni scorsi si sono infatti tenute le votazioni per decretare i ruoli direttivi, in carica per i prossimi tre anni, per il sodalizio attivo presso il nosocomio “San Giuseppe da Copertino”.
Presidente è stato confermato Roberto Marangione; Fabio Emiliano Greco sarà il vicepresidente mentre Laura De Giorgi avrà la funzione di segretaria e Maria Lucia Cropanese tesoriera. Entrano nel consiglio direttivo anche Carmela Centonze, con il compito di coordinatrice, Ilaria Scalcione (delega Avo Giovani), e Marisa Fanuli, peraltro cofondatrice della sezione Avo di Copertino. Nella stessa circostanza si è proceduto anche alla nomina dei revisori dei conti: Maria Rosaria Dino Guida sarà la presidente, e poi Marcello Calcagnile e Rosanna Poruso. Per quanto riguarda il collegio dei probiviri, nominato Rocco Luci come presidente, coadiuvato da Francesca Cassitto e Teresa Ciccarese.
“Continua il nostro lavoro con immutato attaccamento e disponibilità -ha detto Roberto Marangione- e proseguiremo a collaborare con il personale medico e paramedico del ‘San Giuseppe da Copertino’ come facciamo da 25 anni a questa parte. Da tanto infatti la sede di Copertino dell’Avo è attiva nel locale ospedale. Ad oggi contiamo sulla presenza di circa 60 volontari, provenienti da diversi paesi della provincia, da Monteroni a Porto Cesareo, da Leverano ad Arnesano, da Campi Salentina a Salice a Carmiano, oltre che da Copertino stesso. Anche se appena eletti abbiamo già messo in cantiere alcune importanti iniziative da realizzare, come l’evento che si terrà il prossimo 13 dicembre, proprio per festeggiare il venticinquennale di Avo Copertino. E da gennaio 2022 pronti altri significativi appuntamenti”.
Come detto, l’Associazione Volontari Ospedalieri da 45 anni presta il suo servizio su tutto il territorio nazionale, impegnata nell’assistenza gratuita, morale e psicologica ad ammalati e ricoverati nelle strutture ospedaliere. Una presenza, quella dei tanti volontari, capillare, attenta e discreta, che ha contribuito, negli anni, al processo di umanizzazione delle cure e della degenze.
Nel solo 2019, e dunque prima dell’obbligato rallentamento dell’attività a causa della pandemia, gli oltre 23000 volontari Avo hanno prestato più di 3 milioni di ore di servizio,