Come non bisogna mai giocare.. A Bologna c'è il sole, ma per i giallorossi è notte fonda. Il Lecce infatti è irriconoscibile e non si salva proprio nessuno. Basti considerare che la gara era già chiaramente indirizzata dopo mezz'ora e che al 50' si perdeva 3-0.
Forse ci ha messo cuore e grinta solo Piccoli, ma è troppo poco per ottenere qualcosa. Questa volta non è mancato solo il risultato, ma la prestazione. È vero che di fronte c'era un grande Bologna, ma i giallorossi ci hanno messo del loro. Quindi, non c'è stata proprio partita, ma non ne facciamo un dramma, visto che a volte queste gare possono capitare. I migliori sono stati, come sempre, i tifosi salentini che non si smentiscono mai. Per il resto è stata una partita a senso unico, dove il Lecce non è pervenuto. A un primo tempo inguardabile ha fatto seguito una ripresa evanescente. Nonostante il cambio degli interpreti, la musica è stata sempre la stessa dal primo all'ultimo minuto.
Il Lecce, dopo tanto tempo, ha sbagliato anche l'approccio alla gara, giocando un primo tempo sotto tono e manifestando i suoi soliti errori. Il primo gol emiliano è venuto su calcio d'angolo, dove i giallorossi hanno lasciato solo Zirkzee, il più pericoloso attaccante felsineo, ma nella conduzione di gara i leccesi sono stati a lungo in balia degli avversari. A ciò si aggiunga sull'1-0 il clamoroso errore di Krstovic e, per non farsi mancare nulla, anche il raddoppio dei padroni di casa, grazie alla doppia gentile collaborazione di Gallo e Falcone. Purtroppo però tutta la prima frazione di gioco è stata di marca emiliana. Il Lecce ha giocato solo a sprazzi, nel cuore del primo tempo, ma non ha mai sfondato sulle fasce e il centrocampo non ha mai fatto buon filtro in fase di copertura. Ramadani e Kaba sono stati lenti e imprecisi, mentre il solo Oudin non è riuscito a costruire.
Nella seconda parte, nonostante i cambi, il Lecce si è smarrito subito dando spazio ai felsinei che hanno capitalizzato con il terzo gol che chiudeva la partita. Vieniamo ora alla gara.
Il Bologna proveniva da una striscia di 10 risultati utili consecutivi e doveva vincere a tutti i costi per mantenersi a stretto contatto con il quarto posto. Nel suo undici iniziale, Motta inseriva Orsolini e Saelaemaekers a supporto di Zirkzee.
D'Aversa schierava, invece, la solita formazione ad eccezione di Venuti, che sostituiva sulla destra Gendrey. Dunque, a centrocampo, venivano confermati Kaba e Oudin, mentre si riprendeva il suo consueto posto Ramadani, che costringeva alla panchina il francese Blin, pur autore di una ottima prestazione contro la Fiorentina. Propria la Viola a mezzogiorno aveva scavalcato i felsinei, regalando ai giallorossi la vittoria sul Frosinone. Utili in chiave salvezza anche il pareggio del Sassuolo e la sconfitta di ieri del Cagliari. Invece, l'Empoli aveva avuto la meglio sulla Salernitana, ormai quasi condannata alla retrocessione. L'inizio degli emiliani si caratterizza per un buon possesso di palla e una eccellente pressione, ma il Lecce è da incubo. Al 3' il tiro da fuori area di Saelaemaekers scalda i guantoni di Falcone. Sul seguente angolo, il Bologna va in vantaggio con Beukema che sfrutta una respinta corta di Falcone sul tiro di Zirkzee lasciato incredibilmente solo sul secondo palo. Il Bologna sfrutta molto le fasce laterali, dove imperversano Orsolini e Saelaemaekers, che spesso di accentrano.
Gli emiliani manovrano bene a centrocampo dove Zirkzee garantisce la superiorità numerica, arretrando il suo raggio di azione. Il Lecce perde le posizioni e aggredisce male gli avversari, andando spesso fuori tempo.
Banda sembra un pesce fuor d'acqua, i leccesi sbagliano tutte le marcature.
Ancora Saelaemaekers va vicino al raddoppio al 16'. Oudin cerca di attrarre palloni per dar qualità, ma sulle fasce non funzionano, soprattutto a destra dove Venuti non è Gendrey. Il Lecce al 19' va vicino al pari con Kaba, il cui colpo di testa viene respinto da Skorupski. Un minuto dopo è Krstovic a insidiare il portiere felsineo dalla distanza. Lo stesso attaccante manca clamorosamente il gol al 21' su un regalo degli emiliani. Il montenegrino sbaglia a tu per tu col portiere.
Al 24' su fallo laterale, Zirkzee tira alto da buona posizione. Al 26' segna il raddoppio bolognese Orsolini che mette a sedere Gallo e inganna sul suo palo Falcone, non impeccabile nella circostanza. Al 29' Zirkzee va vicino al gol, sfiorando il palo dal limite, e il Bologna sembra padrone del campo. I giallorossi stentano a costruire, ma ogni tanto il Bologna pecca nelle uscite. Così al 34' la punizione dal limite è per i salentini. Oudin va al tiro, ma spara alto. Al 37' Banda, autore di una brutta gara, si infortuna e viene sostituito da Sansone. Gli uomini di D'Aversa hanno un maggior possesso di palla, ma non incidono e, sul finire, anche Calafiori va vicino al 3-0.
Alla ripresa del match, Blin e Dorgu sostituiscono Kaba e Gallo, ma dopo solo tre minuti il Bologna cala il tris con Orsolini, su una splendida sgroppata di Calafiori.
Poi il Bologna fa accademia, non soffre nulla e mantiene il possesso del pallone, facendo vedere al Lecce solo le briciole. Al 68' va al tiro anche Ndoje con pallone sul fondo. Al 74' Oudin tira fuori da buona posizione, anche se defilato a sinistra. Al 77' entra Rafia al posto di Oudin per il Lecce che così termina i cambi. Al minuto 81' Baschirotto fa segnare anche Odgard quando il Bologna era in 10 uomini per l'infortunio occorso a Calafiori. Così la partita rivela la scarsa vena dei salentini, inguardabili. Il Lecce è atteso ora da una seconda trasferta insidiosa a Torino contro i granata, che si giocherà di venerdì nella speranza che sia la volta giusta per far punti.