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Il Lecce regge un tempo e poi si scioglie sotto i colpi della Dea, che regola la pratica in pochi minuti a inizio ripresa. Eppure i salentini avevano giocato alla pari per larghi tratti e Krstovic aveva avuto anche la clamorosa palla del vantaggio, sprecata incredibilmente.

 

 

Comunque, nemmeno l'afa dello scirocco e la successiva pioggia hanno scalfito la festa del Via del Mare, travolto dall'entusiasmo dei tantissimi sostenitori giallorossi. Oggi era impossibile giocare a pallone. Insopportabile era il vento africano che da qualche giorno si è abbattuto sul Salento. Nonostante ciò, i giallorossi ci hanno messo il cuore perché non potevano che rispondere presente all'appello della Nord e dell'intero Stadio. Certamente, i salentini non avevano alcuna motivazione particolare, data la salvezza acquisita, ma volevano chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico questa stagione esaltante.
Per la circostanza, Gotti schierava una formazione di tutto rispetto, con l'inserimento dal primo minuto di Gonzalez e Berisha. I due, insieme a Dorgu, rappresentano la progettualità del Lecce, che punta sulla crescita e sull'inserimento dei calciatori formati nelle giovanili. D'altro lato, la squadra bergamasca, reduce dalla finale di Coppa Italia persa contro la Juve e in procinto di giocarsi la finale di Coppa Uefa, doveva ancora blindare la sua posizione in classifica per guadagnarsi un posto in Champions. Motivazioni diverse, dunque, ma gara interessante. I lombardi partono forte e Falcone è grande al 4' e prodigioso al 6' quando un Dorgu impreciso procura un assist involontario ai bergamaschi. Al 8' Piccoli è servito da Gallo e spreca, mentre un minuto dopo è ancora Piccoli ad andare vicino al gol su passaggio di Krstovic. I giallorossi sono coraggiosi e pressano i lombardi, andando a prenderli alti. Gonzalez a destra e Dorgu a sinistra cercano di spingere. Gendrey si accascia a terra al 15' per una serie di botte subite, ma si rialza dopo qualche minuto. Al 17' Scamacca calcia dal limite e impegna un non perfetto Falcone. Al 19' su punizione il Lecce ha una occasione con Piccoli che scivola sul più bello.
Al 22' un fallaccio su Ramadani non è visto dall'arbitro, ma il contropiede bergamasco fallisce. Al 26' Dorgu tira da fuori su assist di Krstovic, mai domo.
Al 28' Gendrey deve abbandonare il campo per Venuti. Al 30' Pongracic esce palla al piede e serve Krstovic, il cui tiro è debole. Al 33' è ancora Dorgu a sfiorare il gol su un bel cross di Venuti. La manovra salentina è gradevole, Gallo e Venuti sono spine nel fianco della difesa avversaria, Ramadani cuce bene il gioco. Anche Berisha dà il suo buon apporto e i salentini impensieriscono i lombardi. Il Lecce va in gol al 45' con Dorgu, ma la rete è in fuorigioco.
Nella ripresa il Lecce sfiora il gol con Krstovic su cross di Piccoli. Sul ribaltamento di fronte, in contropiede, De Kettelaere fa un gran gol al 3'. Al 7' su calcio d'angolo Falcone sbaglia l'uscita e regala il raddoppio ai lombardi con Scamacca. Gotti allora inserisce Blin, Pierotti e Oudin. Escono Berisha, Gonzalez, e Dorgu, cioè i tre provenienti dalla Primavera. La partita si addormenta perché l'Atalanta non affonda e il Lecce non crea. Solo Pierotti si dà da fare, ma predica nel vuoto. I giallorossi sono demotivati e stanchi. Al 28' Scalvini sfiora il montante da fuori area. Al 37' esce Ramadani per Rafia ma ormai il match è segnato.
Al 41' Piccoli colpisce il palo su punizione. Nell'ultima di Campionato il Lecce andrà a Napoli per chiudere questa esaltante stagione contro i Campioni d'Italia.

 

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