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Alla vigilia del match decisivo di domani contro il Padova, Liverani ha dovuto fare i conti con la stanchezza accumulata nella gara casalinga contro il Brescia.

Non sarà stato facile mantenere la calma e la concentrazione oltre che recuperare la freschezza atletica necessaria per affrontare una partita da vincere per poter affrontare il turno di riposo di domenica prossima con maggiore serenità e senza essere appesi ai risultati delle altre contendenti.

“Dei convocati - ha dichiarato il tecnico giallorosso nell’immediata vigilia e pensando agli undici da mandare in campo - sono di sicuro out per infortunio Cosenza e Saraniti, mentre su Calderoni deciderò all’ultimo”.

“Certamente – ha proseguito - giocando dopo tre giorni c’è poco da lavorare tatticamente, bisogna solo recuperare le forze mentali, anche perché quelle fisiche vengono dettate dalle energie mentali. A prescindere da tutto, la squadra sta bene e domani andremo in campo sapendo di affrontare una partita che è molto importante per la fine di questa stagione”.

Inevitabile il riferimento al centrocampo e all’assenza forzata per squalifica di Tachtsidis: “In rosa - ha detto Liverani - non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche, però è una assenza normale, nel senso che non è determinante. Panagiotis è un giocatore importante per noi, ma nella nostra squadra nessuna assenza è stata fondamentale”.

“Domani – ecco le sue previsioni per domani - non sarà assolutamente una gara scontata. Per il Padova è l’ultima spiaggia e la giocheranno per la sopravvivenza in serie B. Nel nostro cammino non abbiamo mai commesso l’errore di sottovalutare il nostro avversario, a prescindere poi dal risultato maturato sul campo. Giocheremo con la solita serenità ed umiltà, con le nostre certezze e, come sempre fatto, rispettando il nostro avversario. Quando parlo di maturità della mia squadra parlo proprio di questo. E non credo che giocare conoscendo già il risultato del Palermo possa influire. Siamo artefici del nostro destino e non dobbiamo sprecare energie a guardare agli altri, ma pensare solo a fare il nostro dovere. Magari sarebbe cambiato se per il nostro cammino avremmo avuto bisogno di un passo falso dei Siciliani”.

A Padova ci sarà l’ennesima invasione di tifosi, specie di sostenitori che vivono al nord e che approfitteranno del 1° maggio per seguire la squadra del cuore (se ne prevedono più di duemila). “Da due mesi a questa parte - ha concluso Liverani - il seguito dei nostri tifosi è cresciuto tanto, abbiamo viaggiato alla stessa velocità, come risultati e come seguito. Come al solito non mancherà il loro apporto e posso tranquillamente dire che sono un valore aggiunto per andare oltre alla stanchezza e alle difficoltà.”

 

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