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Il Lecce rimanda l’appuntamento con la promozione in serie A. Il testacoda contro il Padova costa caro ai giallorossi che sprecano il primo match-ball a disposizione, perdendo per 2 a 1.

Ora il turno di riposo (ma se il Palermo dovesse cadere ad Ascoli....) e poi l’epilogo al Via del Mare contro lo Spezia. E continuiamo ad essere sempre padroni del nostro destino.

Le notizie che arrivavano da Palermo avevano fatto presagire ad un finale diverso, ad una festa che forse stava materializzandosi. E il tifo incessante degli oltre duemila sostenitori giallorossi presenti all’Euganeo poteva essere la cornice ideale per un primo maggio da destinare agli annali calcistici. Ma nemmeno il tempo di sistemarsi in campo che Baraye, in versione furetto, beffava la retroguardia giallorossa con una conclusione alquanto velenosa. Il Lecce, colpito a freddo, fatica nella reazione che ci si attendeva.

La manovra è poco fluida, e si sente e si vede la mancanza li in mezzo delle giocate di Tachtsidis. Le conclusioni non arrivano, anzi è sempre il Padova, che si gioca le sue ultime speranze di raggiungere i play-out, a menare le danze con il solito Baraye davvero incontrollabile per gli uomini di Liverani.

Nella ripresa Liverani prova a ridisegnare la squadra con gli innesti di Palombi e Bovo, con un Lecce a trazione anteriore. Ma la rete di Cappelletti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, complica maledettamente il desiderio di ribaltare il risultato. Ci pensa il solito La Mantia, abile a procurarsi un rigore, a rianimare il Lecce. Mancosu insacca per il tentativo disperato di rimonta.

Il Lecce tenta il tutto per tutto ma è una prodezza di Vigorito a rendere meno pesante ed amara una sconfitta che rimanda, al momento, la promozione in serie A. Il primo match-point è andato con i giallorossi quasi irriconoscibili rispetto all’esaltante prova offerta contro il Brescia, forse bloccati dalla paura di tagliare il traguardo finale.

Ora il Lecce, atteso dal riposo forzato, per il proprio turno di riposo, intanto attenderá buone notizie da Ascoli, dove il Palermo sabato proverà a giocarsi le ultime chances di promozione diretta. Un passo falso dei rosanero spalancherebbe con novanta minuti di anticipo le porte della serie A agli uomini del presidente Sticchi Damiani.

In caso contrario appuntamento, l’ultimo e quello decisivo, sabato 11 maggio al Via del Mare contro lo Spezia. Come dire che gli uomini di Liverani continueranno ad essere padroni del proprio destino.

 

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