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Il direttore sportivo giallorosso, Mauro Meluso, risponde alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa mattutina tenutasi al “Via del Mare” in vista di Lecce-Spezia. “Siamo artefici del nostro destino, affronteremo la gara di Sabato sereni e con massima serietà”.

Grande professionista, impeccabile nel suo ruolo di direttore sportivo e, dunque, annoverabile tra i “compositori” d'un meraviglioso spartito musicale chiamato Lecce. Melodie calcistiche a parte, oltre alle spiccate doti dirgenziali non gli manca certo la massima serenità a pochi giorni dal “match point” contro lo Spezia. Rush finale, questo, ad inizio stagione nemmeno pronosticato eppure, adesso, perfettamente alla portata.

CRESCITA COMPLESSIVA

“A Lecce vivo molto bene – sottolinea – e con la società siamo in dirittura d'arrivo circa il rinnovo del contratto. E chi la molla questa città? Sto davvero pensando di piantare le tende qui”. Riguardo invece all'aspetto tecnico: “Il nostro gruppo di calciatori, dall’inizio di questa annata, è cresciuto assieme e come dice spesso mister Liverani non c’è singolo che può pensare di risolvere una gara da solo, senza l’aiuto del gruppo. La crescita è stata complessiva”.

ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO

“Pressione? Direi di no, penso che non sia cambiato nulla. Anzi, probabilmente un certo tipo di tensione la percepimmo più nella passata stagione. In quest’ultimo turno di campionato siamo artefici del nostro destino, questa squadra ci ha abituato a delle prestazioni molto positive dopo qualche passo falso. Affronteremo la gara di Sabato con la massima serenità, mettendocela tutta”. “A mio modo di vedere – sostiene il ds giallorosso – c’è differenza tra chi deve vincere e sperare nei risultati di qualcun altro e chi deve solo ed esclusivamente pensare a vincere. Ripeto, siamo padroni del nostro destino e dobbiamo pensare solo alla nostra partita, spinti dal nostro pubblico”.

ARMONIA E CERTEZZE

“La squadra si sta allenando con la solita determinazione ed armonia – prosegue –, ricordiamoci che giochiamo pur sempre una partita di calcio, va presa per quella che è. Se la squadra possieda o meno già una intelaiatura da serie A, questo verrà valutato a tempo debito. Senza dubbio, abbiamo delle certezze. A Gennaio eravamo nelle prime posizioni e, grazie agli sforzi economici della proprietà, si è voluta alzare l'asticella degli obiettivi con innesti importanti”.

OCCHIO ALLO SPEZIA

“Ci sono state due partite, in particolare, che mi hanno lasciato intravedere la possibilità di pensare alla promozione: quella di Livorno, all'andata, dove disputammo una gara bellissima; e l'altra, sempre in trasferta, a Verona. Lì vincemmo contro una delle favorite”.

“Lo Spezia? Un'ottima squadra con elementi di qualità e livello, in forma e che propone un calcio piacevole. Siamo consapevoli delle loro forza ma, ripeto, da parte nostra c'è serenità”.   

 

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