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Una stagione a dir poco esplosiva. Un mister che “ringhia” la porta blindata, la difesa che lotta nonostante le ferite, il centrocampo a “petto in fuori” e l’attacco che affonda senza pietà.

GLI AUTO-REGALI DI COMPLEANNO

Fabio Lucioni, il giorno esatto del suo compleanno, il suo Lecce batte il Livorno in trasferta.

Marco Calderoni e Panagiotis Tachtsidis, per il primo regalo anticipato di 24 ore, mentre per il greco se lo va a prendere due giorni dopo il regalo, con i giallorossi che vincono con un ribaltone in casa sul Livorno.

Lorenzo Venuti, che non solo il giorno dopo del suo compleanno si regala la vittoria interna col Carpi, ma bensì segna il suo primissimo gol.

Mister Liverani, la squadra gli regala vittoria contro il Brescia, anche a lui regalo anticipato.

E per chiudere in bellezza, al presidente Saverio Sticchi Damiani proprio nell’ultima gara casalinga, per festeggiare il suo compleanno si prende vittoria e serie A.

LA GARA, L’ULTIMA GARA

Al fischio d’inizio ci sono 30 mila persone ad urlare a squarciagola, dai più piccoli, ai più grandi. Tanti hanno espresso il desiderio:“speriamo vinca, sarebbe la mia prima serie A” o anche “voglio vedere il mio Lecce l’ultima volta in serie A, poi posso morire”.

Bene, è accaduto davvero, agli occhi increduli di tutti i sostenitori leccesi e non, dopo 97 minuti di lotta col cuore, fisico e passione, il Lecce vince e torna in serie A dopo 8 lunghi anni.

Come in un film a lieto fine, quando all’inizio è dura, brutta, triste…poi uno scorcio di luce, e all’improvviso è giorno.

la gente dopo la premiazione allo stadio si catapulta in piazza Mazzini e poi in piazza Sant’Oronzo. Fra bandiere, sciarpe, maglie, bombe e fumogeni, la città si veste del suo colore naturale, il giallo e il rosso.

Ora, intonando uno dei tanti cori lanciati in piazza durante i festeggiamenti, ci lanciamo in serie A. “e tanto già lo so, che l’hanno prossimo, gioco all’Olimpico”.

 

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