Il detto: «rete non fatta, rete subita», andrebbe bene per titolare il pareggio finale 1-1 con il quale si è conclusa la sesta giornata d’andata del campionato cadetto di calcio che, al Via del Mare, ha visto lo scontro tra il Lecce e il Cittadella. Ma andiamo con ordine.
Tanto gioco e primo gol
Per tutto il primo tempo i locali hanno padroneggiato, offrendo spunti interessanti, spezzando le pur presenti incursioni degli ospiti, superando anche la leggera brezza di scirocco che faceva la sua parte avversando i tiri alti. I quotati cittadellesi, che giungevano nel Salento con la rabbia in corpo per le due consecutive sconfitte rimediate nelle ultime gare (a La Spezia e contro il Benevento in casa), sin da subito dimostravano di essere venuti per vincere. Tante le occasioni dei giallorossi con Palombi e Falco, ma il risultato che sblocca la partita giunge al 14’ con il rigore (per fallo di mano del capitano biancoazzurro Iori), trasformato da Mancosu con un meditato tiro, non forte ma deciso che trova Paleari spiazzato. Lo stesso marcatore si rende pericolo al 38’ mancando di poco sull’estremo difensore già a terra, sarebbe bastata una piccola parabola per superare l’estremo difensore veneto. Si va negli spogliatoi con la gioia di una vittoria quasi nel sacco.
La ripresa
La compagine padovana ritorna sul terreno di gioco ancora più determinata e i giovani di Liverani si chiudono forse eccessivamente, offrendo pericolose opportunità all’undici di mister Gorini (che sostituiva lo squalificato Venturato). Ed è proprio l’ex Drudi che più volte insieme con Finotto impegnano Vigorito con uscite e parate a più riprese. Al 13’ mister Liverani effettua due sostituzioni: entrano Tabanelli e Venuti, rispettivamente al posto di Falco e Fiamozzi. È una scelta che rinforza il reparto difensivo mentre, probabilmente, occorreva non trascurare la sezione d’attacco per consolidare il risultato.
Il gol mancato
Al 17’ è il cannoniere Palombi che, da solo con Paleari, tira la sfera tra le sue braccia a terra, troppo centrale. Questo il gol di cui si diceva all’inizio: se lo avesse realizzato la gara sarebbe stata diversa con un esito certamente favorevole. Intanto gli ospiti non demordono, insistono, macinano gioco e solo per una serie di circostanze favorevoli non accorciano le distanze subito con incursioni annientate un po’ della difesa leccese, un po’ dal portiere, un po’ dalle situazioni pasticciare in area di rigore giallorossa, un po’ dal muro che fisicamente e difensori del Lecce devono mettere in atto spesso.
Il pareggio
Siamo al 36’ e il gol dell’1 a 1 giunge con il colpo di testa di Strizzolo, su corner, che trova Vigorito sbilanciato. Una rete che era già nell’aria perché il Cittadella, da troppo tempo, insisteva con azioni verticali e lanci in zona tiro. I cinque minuti di recupero non sono stati sufficienti per una reazione degna di nota. I tre fischi finali del signor Giua di Olbia lasciano un po’ d’amaro in bocca ai leccesi.
Le reazioni dei due mister
In sala stampa Gorini si è dichiarato soddisfatto: «Il risultato, ha detto, è giusto dopo una partita divertente. Forse c’è da vedere meglio le immagini per un paio di occasioni da penalty a favore del Cittadella. Il Lecce è una bella squadra, propositiva e non è solo una neopromossa. Forse noi meritavamo qualcosa di più. Ma va bene così».
Per Liverani: «Dopo tre gare consecutive in settimana il pareggio è equo, me l’aspettavo. Il Cittadella, non dimentichiamocelo, è una compagine che ha partecipato alle semifinali di playoff per la Serie A, e doveva rifarsi dopo le due ultime sconfitte. Se Palombi l’avesse messa dentro sarebbe stata un’altra partita, avremmo chiuso con una vittoria. Intanto continua il nostro percorso di miglioramento fisico e atletico. Poi per le sostituzioni: sono buone se si vince, non sono buone se non si vince. Fare punti aiuta ad andare avanti fiduciosi in noi stessi».
Si pensa a venerdì
Con il terzo pareggio stagionale e il terzo risultato utile, si torna a casa con una rete per tempo e con un punto per ciascuno, con l’attenzione già rivolta al prossimo incontro di venerdì 5 ottobre (ore 21) al Bentegodi in casa dell’Hellas Verona. Nota a margine: terna arbitrale ed entrambe le squadre hanno giocato con il lutto al braccio per la scomparsa dell’arbitro Luigi Agnolin.