Il Lecce supera anche il Carpi a domicilio e conquista la seconda piazza in classifica subito dietro la capolista Palermo, grazie ad una rete di La Mantia. Onorata nel migliore dei modi la memoria di Michele Lorusso e Ciro Pezzella, tragicamente scomparsi 35 anni addietro.
Ancora Lecce, ancora una vittoria in trasferta questa volta a Carpi, ed onorata nel migliore dei modi le memoria dei due indimenticati calciatori Michele Lorusso e Ciro Pezzella 35 anni dopo la loro scomparsa, avventura proprio il 2 dicembre del 1983 in un tragico incidente stradale. A mettere la firma bomber Andrea La Mantia proprio al minuto 35 della prima frazione, nel minuto dei due beniamini giallorossi, proprio mentre gli ultras stanno srotolando uno striscione per ricordare Lorusso e Pezzella. Una rete che vale la quarta vittoria in trasferta per gli uomini di Liverani e, soprattutto, la seconda posizione in classifica alle spalle del Palermo distante solo un punto.
Tre punti fondamentali che, ricordo e memoria per Lorusso e Pezzella, a cui proprio ieri il Comune di Lecce, con una sobria cerimonia, ha deciso di intitolare la Curva Nord, catino del tifo più caloroso del Via del Mare, in qualche modo rendono giustizia da una delle pagine più nere vissute dal calcio leccese, proprio contro quel Carpi, surclassato quest’oggi, che ci estromise dalla promozione in B, che ebbe come seguito l’invasione di campo. E la vittoria contro gli emiliani, in un catino come quello del “Cabassi”, ribollente di tifo giallorosso, con circa duemila tifosi al seguito, va oltre la mera matematica dei tre punti conquistati, grazie ad una prova davvero positiva per i giallorossi che, una volta passati in vantaggio, hanno gestito con acume tattico e senza mai andare in sofferenza una partita che potrebbe avere risvolti importanti ed aprire scenari davvero interessanti.
Normale che ora il pensiero della tifoseria comincia a volare alto (come dare torto loro ndr), ma proprio come ricordava ieri nell’immediata vigilia Fabio Liverani “il nostro obiettivo principale è quello di mantenere la categoria, dopo che questa piazza ha vissuto diversi anni di inferno”.
Già quell’inferno cominciato in quel maledetto derby di Bari, al quale seguí la retrocessione d’ufficio in Lega Pro per le note vicende del calcioscommesse, proseguito poi proprio contro il Carpi nella finale play off persa in casa, finita poi in baraonda. Ma proprio da Carpi potrebbe cominciare quella rinascita giallorossa, sotto la guida di un tecnico a cui non possono che essere riconosciuti i meriti di aver plasmato un gruppo che, domenica dopo domenica, sta regalando gioie e sorrisi ad una tifoseria per anni costretta a rimanere nell’anonimato. E da lassù, ne siamo certi, anche Ciro e Michele staranno festeggiando questa vittoria, la loro vittoria, la vittoria di una tifoseria che, anche 35 anni dopo, continua a ricordare ed onorare la loro memoria.