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Per la gara di oggi Fabio Liverani chiede ai suoi calciatori di affrontare la il Perugia con massima concentrazione ed umiltà. L'allenatore affronta la piazza che, ad inizio anni 2000, lo lanciò da giocatore nel palcoscenico della serie A.

Nel calcio, ogni partita si lega ad una singola storia. E di storie, questo sport, da anni ce ne racconta tante. In Lecce-Perugia, oggi  Liverani affronta la squadra che ad inizio anni 2000 lo lanciò giovanissimo nella massima competizione. Il tecnico però non nasconde affatto i legami affettivi radicati in terra umbra. Al contempo, tiene ben saldi i piedi per terra, raccomandando ai suoi ragazzi concentrazione ed umiltà.

QUALITÀ ED ENTUSIASMO

“Credo sarà una bella partita - spiega Fabio Liverani – tra due compagini di livello che stanno attraversando un periodo caratterizzato dall'entusiasmo. Entrambi gli interpreti possiedono mentalità di gioco, ma soprattutto giocatori di qualità. I nostri avversari, man mano, viaggiano verso la parte alta della classifica. Senza dubbio, vincerà chi sbaglia meno. Quando c'è entusiasmo, inoltre, la stanchezza mentale viene affrontata in maniera più leggera. Sembrerò ripetitivo, ma allenare il Lecce, in particolare questo gruppo, è un piacere”.

QUANTI RICORDI

“Perugia rappresenta per me un ricordo indelebile. All'epoca era molto difficile, per un giovane, balzare in poco tempo dalla C alla A. Oggi è diverso. Una piazza che mi ha adottato e portato al grande calcio, con cui riuscii a conquistare la Nazionale”.

Non solo, l'allenatore giallorosso rivolge anche parole di stima ed affetto nei confronti di Alessandro Nesta, attualmente sulla panchina degli umbri: “Ci riabbracceremo al termine dei novanta minuti. Una persona dall'altissimo valore umano e di spessore; nonostante gli anni la nostra amicizia è rimasta intatta. È rientrato a fare calcio, con pazienza sta ottenendo risultati positivi dopo una fase di rodaggio. Gli faccio i complimenti per l'ottimo lavoro espresso sul campo”.

UMILTÀ E RISPETTO

La seconda posizione in classifica, ad oggi, raffigura un risultato straordinario. “Con che mentalità scendere in campo? La stessa di Carpi. I ragazzi devono mantenersi umili e portare massimo rispetto per l'avversario. Da questo punto di vista, però, sono tranquillo. Alleno una squadra molto matura, di cui mi fido ciecamente”.

 

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