Il Lecce vittima di se stesso e delle sue paure. Nel big-match di Brescia passa in vantaggio con La Mantia, si fa raggiungere in apertura di ripresa e proprio sul filo di lana incassa il gol della sconfitta. Annullata ai giallorossi una rete di Mancosu per un fuorigioco apparso abbastanza dubbio.
Il Lecce alza bandiera bianca nello scontro al vertice contro il Brescia, superato per 2-1 proprio in pieno recupero ai padroni di casa che, grazie ai tre punti, si lanciano all’inseguimento della capolista Palermo, scalzando dalla seconda posizione proprio i giallorossi.
Una gara che gli uomini di Liverani stavano portando in porto, ma che proprio nei minuti finali il capitano bresciano Gastaldello, su una palla inattiva e con la difesa giallorossa un po’ troppo svagata, ha risolto a proprio favore, con una zampata che ha regalato, in un sol colpo, vittoria finale e seconda piazza in classifica.
Eppure il primo tempo, terminato in vantaggio grazie al solito zampino di bomber La Mantia, era filato via senza eccessivi patemi, con i giallorossi che hanno dimostrato di meritare il parziale a loro favore. Si riparte, pronti via e Donnarumma rimette la gara in parità realizzando il solito gol di rapina. Il Lecce non sembra accusare il colpo, non si disunisce, continua a giocare, soprattutto in chiave ripartenze, e trova anche il gol del vantaggio con Mancosu, annullato però per un fuorigioco apparso a più abbastanza dubbio.
Il cronometro continua a fare il suo lavoro, con la stanchezza che comincia a farla da padrone nel finale di gara, con le due squadre che faticano a trovare la via della porta. Ma il colpo ad effetto è lì dietro l’angolo, e ci pensa Gastaldello a risolvere a proprio favore una gara che, alla fine dei conti, il Lecce non avrebbe meritato di perdere. Per il Lecce si tratta della quarta sconfitta stagionale con venti gol subiti, ma la zona nobile della classifica è ancora lì a portata di mano.
Domenica pomeriggio si ritorna in campo. Al Via del Mare arriva il Padova, occasione propizia per riprendere la corsa bruscamente interrotta in terra bresciana.