Questa volta, no! Ancora non ci credo. Il gol di Piccoli cambia la storia di una trama già scritta e il gol di Dorgu dà 3 punti al Lecce al 93. Sì, perché tre indizi fanno una prova.
“Meno spettacolo e più concretezza. In soldoni, punti per la salvezza” lo ha ripetuto anche ieri Roberto d’Aversa nella conferenza stampa della vigilia di Lecce-Fiorentina.
Un punto nelle ultime sei gare, dieci punti nelle ultime diciassette (una vittoria e sette pareggi). Il Lecce, nell’anticipo casalingo di domani sera contro la Fiorentina, prova ad invertire il trend negativo e cerca di rilanciarsi in classifica.
Così non va. Ora basta, la misura è piena. Il Lecce gioca solo un tempo e poi l'incanto termina improvvisamente. Sembra che i ragazzi rimangano nello spogliatoio e non abbiano la capacità di reggere i ritmi avversari. Non diciamo poi delle occasioni sprecate nella prima frazione, dove oltre al rigore i salentini hanno sbagliato l'impossibile. Anche i cambi di D'Aversa non hanno inciso per nulla. Piccoli ha fatto peggio di Krstovic e Rafia non è pervenuto, perché si è incaponito nel voler risolvere la partita da solo. Ora la situazione si fa davvero critica.
“Scendere in campo con determinazione e concentrazione per puntare alla vittoria”. È questo ciò che deve fare il Lecce di D’Aversa che affronta al Ferraris, in questa 22esima giornata del campionato di Serie A, il Genoa di Gilardino.
Cercare punti pesanti per la classifica lontano dal Via del Mare. Il Lecce di Roberto D’Aversa vola a Genova per sfidare i rossoblù di Alberto Gilardino, in una sfida diretta per la salvezza da non fallire.