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Una serata trascorsa sul filo dei ricordi e dell’emozione, quella che si è tenuta presso l’auditorium dei frati cappuccini.

L’occasione era quella della consegna di dieci riconoscimenti alla memoria ad altrettante personalità della vita pubblica campiense, che si sono distinte nella loro professione, imprimendo un segno indelebile e di eccezionale impatto sociale.

L’appuntamento, evocativo già dal titolo, “C’era una volta a Campi Salentina”, è stato ideato dal giornalista Pompilio Toscano, in collaborazione con il circolo “Il Mosaico”, e con il patrocinio della Città di Campi Salentina.

Tanta la partecipazione di pubblico che non ha voluto mancare ad un vero e proprio evento che ha celebrato la cultura popolare e la storia recente di un intero paese.

I riconoscimenti alla memoria sono stati attribuiti a Candida Catarozzolo, la prima donna laureata di Campi; a Maria Ciccarese Schiavone, ostetrica del paese; a Mario Falco, preside della scuola media di Campi e studioso di storia locale; a Pasquale Licci, pioniere dell’imprenditoria salentina; a Vincenzo Minelli, uno dei primi medici di famiglia in paese; a Vincenzo Romano, docente di matematica al liceo Calasanzio; a Maria Starace Guarino, munifica benefattrice alla quale si deve la parificazione dell’Istituto Calasanzio; a Carlo Toscano, provveditore agli studi e noto pittore; a Candida Zonno, insegnante elementare, che dedicò tutta la vita alla Scuola.

Tra le targhe ricordo, anche quella a don Carmine Maci, per ben 25 anni parroco di Santa Maria delle Grazie di Campi.

Nato a Campi Salentina nel 1917, don Carmine compì gli studi presso i seminari di Lecce e Molfetta. Divenne sacerdote il 23 giugno 1940 e nel dicembre del 1965 venne nominato Cameriere segreto del Santo Padre, Paolo VI. Il 20 settembre del 1954, con mandato pontificio, ricevette l’incarico di parroco della chiesa matrice di Campi Salentina, ruolo che ricoprì fino al giugno del 1979. Successivamente fu nominato delegato del vescovo per la Commissione d’arte sacra diocesana. Dal giugno 1986 divenne giudice diocesano, mentre nel 1989 fu chiamato a dirigere l’Archivio diocesano ed a collaborare con l’Ufficio Liturgico per l’arte sacra. Insegnava inoltre Religione negli scuole statali.

Don Carmine si è spento a Campi, il 30 ottobre 2005. Di lui resta il ricordo di insigne sacerdote e di uomo di vastissima cultura. Dotato di grande fede ed umanità, dedicava gran parte del suo tempo in chiesa alla confessione dei tanti fedeli che gli si accostavano per ricevere un aiuto ed un sostegno spirituale.  

L’evento ha visto la partecipazione del sindaco di Campi, Alfredo Fina, che ha introdotto la serata, della scrittrice Anna Grasso e del cultore di storia patria Gilberto Spagnolo.  

“Attraverso tanti numeri unici di riviste che avevano come finalità proprio quella di ripercorrere il passato di Campi - ha affermato Pompilio Toscano - abbiamo fatto riemergere dall’oblio del tempo diverse figure di donne e di uomini che nel recente passato hanno caratterizzato la vita della comunità, lasciando un’eredità morale rilevante. Con questo incontro abbiamo inteso onorare la memoria di questi personaggi che si sono distinti nell’attività quotidiana, monito alle nuove generazioni che si accingono ad affrontare sfide di un incerto futuro”.

Foto di Vincenzo Iacovello.

 

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