Con tutta probabilità la stesura del libro era un pretesto. Una scusa per raccontare la storia di se stesso. Di un uomo, forse ancor prima che di un sacerdote. Con le sue paure, le sue incertezza, i dubbi. Ma un uomo di grande coraggio, e di grande fede, che è divenuto sacerdote e poi missionario. O un uomo che è stato sempre missionario e poi è divenuto sacerdote.
Qualsiasi sia la prospettiva, si parla comunque di un grande uomo e di un grande sacerdote. Missionario cappuccino ed evangelizzatore, nella parte più indigente del mondo indigente. Quel Mozambico degli anni ’70, attanagliato dalla miseria e della desolazione sociale, lacerato dalle guerre intestine. Dove i poveri erano, e forse lo sono ancora oggi, i più poveri del pianeta. In assoluto. Padre Francesco Monticchio, in quel Mozambico ha trascorso, a fasi alterne circa trent’anni, dal 1970 al 1998. Da quell’esperienza è nato “70 anni in Mozambico per la liberazione dell’uomo”, l’ultimo suo libro, che narra di ciò che hanno fatto i cappuccini di Puglia nella Zambezia dal 1951 al 2018. Un volume che rappresenta certamente un valido supporto per ricostruire le vicende politiche e sociali del Mozambico degli ultimi settant’anni ma che, come detto, delinea un lungo viaggio introspettivo dell’autore.
Il libro è stato presentato l’altra sera, a Campi Salentina, nei Giardini di Casa “Calabrese-Prato”, in un evento organizzato dalla Biblioteca “Carmelo Bene”. Moderato da Maria Rosaria Ingrosso, l’incontro ha visto i saluti del sindaco di Campi, Alfredo Fina, e l’intervento di Rosanna Savoia, già direttrice dell’Archivio di Stato di Brindisi, che ha dialogato con Padre Monticchio. Una conversazione che è scorsa tra la narrazione di aneddoti a tratti molto crudi, a tratti divertenti, e racconti di profonda umanità e spiritualità, durante la quale Padre Francesco ha dovuto spesso trattenere la commozione, nel ricordo di fatti ed episodi che lo hanno segnato profondamente.
Una serata emozionante e coinvolgente, intervallata dalla lettura di alcuni passi tra i più significativi contenuti nel libro.
“L’essenza della mia missione - ha detto Padre Francesco Monticchio nel corso della presentazione - è stata quella di guardare l’Uomo che avevo davanti, e in quell’Uomo vedere Dio e conoscere il volto di Dio. E’ vero, sono andato per evangelizzare, ma sono stato a mia volta evangelizzato, aperto ad un mondo nuovo e sconosciuto che adesso mi appartiene. E sono stato educato ad un’altra cultura, che mi ha arricchito moltissimo”.
E la sua chiosa non lascia esitazioni su ciò che gli detta il cuore. “Tornerebbe in Mozambico?”. La risposta è un lampo che squarcia il cielo: “Anche domani mattina”.