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Mentre nella parrocchia di S. Antonio Abate a Carmiano si vivono giorni intensi in preparazione dell’ordinazione sacerdotale di don Matteo Quarta, abbiamo chiesto a suo padre Osvaldo come ci si sente ad essere genitore in un momento così importante.

Osvaldo e sua moglie Maria Antonietta stanno per vivere un momento indimenticabile per la loro famiglia: sembra ieri il giorno in cui Matteo, ragazzetto di prima media, varcava per la prima volta la soglia del seminario minore. Eppure, anche se è difficile crederlo, il tempo è davvero passato. Ora Matteo è diventato un uomo; ha compiuto le sue scelte con coraggio e discernimento senza perdere mai di vista quelle mani forti di chi, in questi anni, non ha mai smesso di stargli accanto. I suoi genitori e sua sorella Stella ci sono sempre stati, proprio lì, ad un millimetro dal cuore. E passo dopo passo, kilometro dopo kilometro, istante dopo istante, Matteo lo ha sentito sempre…

Osvaldo, si sta avvicinando sempre di più il giorno in cui il nostro caro don Matteo sarà ordinato sacerdote. Quale clima si respira in famiglia in mezzo agli ultimi preparativi? Agitazione? Emozione? Felicità?

Insieme a tanta agitazione, emozione e felicità provo anche molta responsabilità, in particolare nella preghiera. Diventare sacerdote non è solo un punto d’arrivo… direi che si tratta, invece, soprattutto di un inizio nuovo: dopo la fine di un percorso non si mettono da parte le scarpe ma bisogna essere pronti ad intraprende un altro cammino, forse ancora più in salita. Lo dice anche il Vangelo: “il figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”.

Ogni genitore accompagna i propri figli lungo il cammino della vita, sperimentando insieme a loro le grandi gioie ma anche i momenti di paura e di difficoltà. Com’è stato accompagnare Matteo in questi anni fino a vederlo oggi ormai adulto e pronto a compiere questo grande passo?

È stato molto bello, soprattutto nelle difficoltà perché sono quelle che ti fanno crescere. Un figlio è sempre un dono di Dio: noi generiamo, ma è Lui che crea. Ed avere un figlio che risponde alla chiamata proprio del Creatore è solo una grande gioia.

Cosa vuoi augurare a tuo figlio per il suo futuro?

Auguro a Matteo di continuare a fare sempre la volontà di Dio, a servizio della Chiesa, corpo di Cristo e sua sposa. Gli auguro davvero che possa sempre abbracciare ed amare la croce di Cristo.

Il prossimo appuntamento sarà lunedì 29 ottobre, quando don Matteo, durante la Veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Michele, pronuncerà la sua declaratio.

Siamo sicuri che per questa strada e lungo ogni salita, don Matteo avrà sempre dalla sua parte dei genitori che gli hanno insegnato ad allacciare le scarpe per andare e percorrere l’infinita rotta di Dio.

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