Si è svolta questa mattina presso l’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci”, nelle sedi di Cavallino e Castromediano, la cerimonia di piantumazione degli alberi di melograno e la posa in opera delle targhe realizzate dagli alunni delle classi terze al termine di un percorso di studi intrapreso nell’ambito del progetto “Il Giardino dei Melograni” della rete scolastica “Il Veliero parlante”.
Avviato già da qualche anno il progetto ha come macro-tematica la legalità e si propone di far conoscere alcune personalità che hanno sacrificato la propria vita per questo fondamentale valore e per la costruzione di una società basata sulla pace, sulla giustizia, sul rispetto, spargendo nel mondo “semi di legalità”: uomini e donne come Renata Fonte, nostra conterranea, Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e infine don Tonino Bello, vescovo della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, dopo essere stato parroco della chiesa matrice di Tricase.
I ragazzi dei due plessi di Cavallino e Castromediano hanno approfondito la biografia di questo salentino straordinario, hanno letto passi significativi tratti dai suoi libri, hanno visionato filmati e interviste da lui rilasciate, restando colpiti dalla sua umiltà e generosità.
Un “gigante” la cui missione si è caratterizzata per la rinuncia al potere, alla ricchezza e per la costante dedizione verso tutte le forme di sofferenza e di emarginazione, come hanno sottolineato gli ospiti intervenuti alla manifestazione, a cominciare dalla dirigente scolastica Caterina Marenaci, dal Sindaco di Cavallino, Bruno Ciccarese Gorgoni, dall’assessore Pamela Manno, dal nuovo parroco di Cavallino don Alberto Taurino, da don Sandro d’Elia, cappellano dell'istituto di pena lecce di Borgo San Nicola e da don Salvatore Leopizzi, parroco in Gallipoli e amico fraterno di don Tonino Bello.
Al termine dell’incontro gli alunni, che indossavano tutti un grembiule con delle tasche speciali su cui erano scritte della parole-messaggio, hanno donato ai relatori un grembiule, spiegando di essersi lasciati ispirare da una delle espressioni più significative di don Tonino: “La Chiesa del grembiule”, al servizio di tutti, soprattutto degli emarginati. Hanno così testimoniato che anche la scuola può diventare “La scuola del grembiule”, una scuola che si mette a disposizione di ciascuno per aiutarlo a crescere, in uno spirito di condivisione e di servizio.
