Oggi si celebra la Giornata mondiale della vita consacrata, anche a Lecce i religiosi e le religiose che vivono e operano in diocesi si ritroveranno nel salone dell’episcopio alle 16,45 per un momento di riflessione e successivamente alle 18 parteciperanno in cattedrale alla celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, durante la quale rinnoveranno i voti di castità, povertà e obbedienza.
Per l’occasione, dopo l’excursus dei giorni scorsi, a cura di don Mauro Carlino, degli ordini religiosi maschili (LEGGI) e femminili (LEGGI) che hanno abitato i luoghi della nostra diocesi fin dai tempi antichi, oggi, tornando al presente, offriamo ai lettori una mappa degli istituti religiosi presenti nel territorio leccese che conta - secondo i dati riportati dal più recente Annuario diocesano - di 54 religiosi e 210 religiose.
Per gli istituti maschili: i Frati Minori (Ofm) che hanno sede nel convento di Sant’Antonio a Fulgenzio a Lecce e nel convento di Santa Maria delle Grazie a Squinzano. A Lecce ha sede, nel convento di Fulgenzio anche la Provincia religiosa Ofm intitolata Maria SS. Assunta in cielo comunità e attualmente retta da Fra Paolo Quaranta, Ministro Provinciale del Salento.
Presenti in diocesi anche i Frati Minori Cappuccini del convento di San Francesco d’Assisi a Campi Salentina; l’Ordine della Compagnia di Gesù, guidata da Padre Mario Marafioti, sacerdote gesuita e fondatore della Comunità Emmanuel di Lecce; la Congregazione dei Padri della Missione (i Vincenziani) che risiedono a Santa Maria dell’Idria. Nella comunità leccese vive anche il vescovo emerito di Rreshen (Albania), il vincenziano mons. Cristoforo Palmieri; i Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie, detti comunemente Scolopi o Calasanziani dell’Istituto Calasanzio di Campi Salentina; la Congregazione dei Padri Passionisti che esercitano nella comunità di Novoli e curano la chiesa adiacente all’ex convento passionista di Trepuzzi; i Missionari Comboniani della comunità di Cavallino; i missionari Oblati di Maria Immacolata, a quali è stata affidata la cappella dell’Università del Salento e coordinano la pastorale universitaria; i Salesiani della comunità operante nella parrocchia di San Domenico Savio a Lecce e nelle altre opere al servizio dei giovani della città; infine i Terziari Cappuccini dell’Addolorata dell’Istituto Itca ad Arnesano.
Tra gli istituti femminili, aprono la fila le due comunità claustrali presenti a Lecce: le Monache Benedettine, guidate da Madre Benedetta Grasso del Monastero di San Giovanni Evangelista e le Sorelle Povere di Santa Chiara, le Clarisse che abitano nel loro moderno monastero di Via Adriatica.
Seguono le Compassioniste Serve di Maria della casa di riposo “Villa Salento” a Lecce; le Discepole del Sacro Cuore, che quest’anno festeggiano la Madre generale emerita, Suor Giulia Ida Cavallo per i 50 anni di consacrazione religiosa; le Discepole di Gesù Eucaristico, presenti a Lecce e a San Pietro Vernotico; le Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli che prestano il loro servizio nell’ospedale “Vito Fazzi”; le Figlie di San Giuseppe Calasanzio, che dimorano nell’Istituto “Mamma Bella” di Campi Salentina; le Figlie della Vergine Immacolata di Lourdes, situate a Magliano; nella comunità di Squinzano sono presenti le Oblate Benedettine di Santa Scolastica e le Figlie del Divino Salvatore presso la parrocchia San Nicola di Myra e Mater Domini; le Suore di Santa Marcellina, presenti a Lecce nell’Istituto Marcelline; delle Suore di carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, una menzione particolare per gli anniversari di consacrazione religiosa di Suor Domenica Condito (50 anni) e di Suor Anna Eletta Russo (60 anni); le Suore Piccole Operaie del Sacro Cuore; le Suore Salesiane dei Sacri Cuori, 63 consorelle che abitano le 5 comunità operanti nel territorio salentino (2 a Lecce, 2 a San Cesario e 1 a Trepuzzi); mentre a Novoli sono presenti le Oblate di Sant’Antonio da Padova e le Suore di Nostra Signora della Mercede.
Infine, merita di essere ricordato anche l’Ordo virginum (Ordine delle vergini), la più antica forma di totale dedizione della donna a Dio per il Regno che consta nella nostra diocesi di nove consacrate, guidate da don Vito Caputo, vicario generale della diocesi e delegato diocesano dell’arcivescovo.
Rientrano nella grande famiglia dei religiosi e delle religiose, anche gli istituti di vita consacrata di cui parleremo in una prossima occasione.