0
0
0
s2sdefault

Il mese di ottobre è tradizionalmente dedicato alla Madonna del Rosario. E come da consuetudine si concludono i solenni festeggiamenti iniziati presso la basilica di San Giovanni Battista al Rosario a Lecce.

 

 

Giunge, infatti, al termine domani la novena di preparazione iniziata lo scorso 23 settembre e guidata in giorni diversi da mons. Giancarlo Polito, mons. Vincenzo Marinaci e don Vito Caputo.

“La devozione alla Madonna porta gioia. L’invocazione a Maria come causa della nostra letizia è quanto mai appropriata. Sappiamo che Lei è Madre nostra e conosciamo molti motivi teologici che giustificano questa verità ma è l’esperienza che parla. Recitando questa preghiera” - dice Papa Francesco - “nelle comunità e nelle famiglie affidate a Maria le vostre preoccupazioni e i bisogni del mondo, soprattutto la questione della pace”.

Come da programma, domani 1° ottobre, alle 16:30, si snoderà la processione con la sacra effigie per le seguenti vie del centro storico: Porta Rudiae, Viale dell'Università, Porta Napoli, Via Principi di Savoia, Corso Umberto I, P.tta Castromediano, Via Matteotti, Via dei Templari, Piazza Sant'Oronzo, Corso Vittorio Emanuele II, Via Libertini.

Domenica 2 ottobre alle 12, - prima domenica di ottobre – la recita la Supplica alla Vergine del Rosario di Pompei. A guidare la preghiera composta da Bartolo Longo nel 1883 sarà l’arcivescovo di Lecce mons. Michele Seccia nella quale accoglierà l’impegno di sei confratelli che entreranno a far parte dell’arciconfraternita Maria Ss. del Rosario.

Al termine, l’arcivescovo accoglierà solennemente nella confraternita leccese della Madonna del Rosario sei nuovi confratelli effettivi. “Un sincero augurio di pace cristiana - è il messaggio del nuovo priore, Antonio Orioli - a questi nuovi confratelli che porteranno una ventata di gioventù diventando insieme alla Madonna attori principali della loro fede. Un grazie a don Mauro Carlino, nostro padre spirituale che consente a tutti noi di avvicinarsi maggiormente al Signore. E al delegato diocesano per le confraternite, don Gino Scardino, per il suo incoraggiamento e che con il suo entusiasmo ci fa comprendere e accettare le inevitabili modifiche alle antiche regole delle confraternite che il corso della storia impone”.

“Grazie a tutti i confratelli - conclude Orioli - che con la loro collaborazione ma soprattutto con il loro affetto hanno permesso in questi mesi estivi la realizzazione di tanti risultati ottenuti”.

 

Forum Famiglie Puglia