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Le recenti conquiste dell'intelligenza artificiale, ormai capace di rispondere in modo esaustivo ad ogni richiesta, elaborare mappe concettuali, riassumere testi e consigliare soluzioni in meno di un secondo, ci spingono a ridisegnare i confini delle parole cultura, sapienza e saggezza.

 

 

 

Si comprende bene che il nucleo della persona sapiente non risiede più nella quantità di informazioni in suo possesso, quanto nella capacità di utilizzarle nella relazione con gli altri.

Già nel 1995 lo psicologo americano David Goleman sottolineava il valore delle competenze relazionali parlando di "intelligenza emotiva" come capacità di riconoscere, distinguere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri.

Oggi sempre più spesso ci troviamo ad interagire con controparti non umane e con alle spalle la drammatica esperienza della pandemia con tutti suoi strascichi dal punto di vista delle problematiche relazionali e del disagio psicosociale. Perciò ci è più facile comprendere il ruolo vitale di questa risorsa tipicamente umana che però frequentiamo poco e non sappiamo utilizzare ancora in maniera soddisfacente.

È su questi aspetti che si concentrerà l'appuntamento di domani 28 aprile 2023, ore 19.00, del ciclo di incontri "Le frontiere dell'uomo", organizzato dalla Comunità della Casa in collaborazione con la Fondazione Div.ergo-onlus e l’associazione C.A.SA. di Lecce, che si terrà presso l'auditorium del Museo Sigismondo Castromediano. Per parlare del tema "Intelligenza emotiva e pienezza della vita" interverrà uno dei maggiori esperti italiani, Giovanni Salonia, docente di psicologia sociale e psichiatria in diverse università italiane (Lumsa di Palermo, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università Pontificia Antonianum di Roma), psicoterapeuta di fama internazionale, autore di numerosi libri sul tema e direttore di diverse riviste e collane dedicate alla Gestalt ed alla psicoterapia.

Siamo certi che il professore saprà dare un contributo importante sul valore dell'intelligenza relazionale come “capacità di vivere in modo significativo e nutriente le relazioni interpersonali", un “metalivello” di apprendimento da cui ormai deriva la validità degli altri apprendimenti in ambito professionale, affettivo ed esistenziale. 

Potremo inoltre riscoprire il senso ed il ruolo del contatto nella relazione con gli altri ed interrogarci sul nostro desiderio di vita piena. Possiamo già iniziare a farlo lasciandoci con queste parole dello stesso prof. Salonia: “È lecito chiedersi: la vita è piena quando tutte le circostanze sono favorevoli? La vita è bella solo quando non sperimentiamo l’asprezza del limite? Ecco dove si colloca la vitalità: è quell’energia calda e direzionata che ci fa sentire vivi anche quando la sofferenza prende la forma del morire. La vitalità ritrova in ogni situazione la via della pienezza della vita”.

 

 

 

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