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È recente una mia segnalazione sulla prolungata chiusura della Mostra dell’Artigianato, situata nei locali attaccati alla chiesa del Gesù, nella centralissima via F. Rubichi. L’ho riportata alle pagine 80-81 del mio ultimo libro “Lecceserìe. Attualità di fatti accaduti ieri (dal 1952 al 1962)”.

 

 

 

L’anzidetta Mostra, dal lontano 1975 fino al 2013, ha rappresentato una prestigiosa vetrina della ricca gamma delle forme artigianali della provincia di Lecce e, quindi, l’espressione della vivacità imprenditoriale di secolari attività manuali. Roba preistorica! Oggi, gli enti preposti non sanno neanche di cosa parlo!

Poi pochi giorni fa, circa la vigilia di Pasqua, come un’apparizione miracolosa, incredibilmente ho trovato le saracinesche dei locali alzate e, all’interno, un’esposizione di manufatti realizzati dalla cooperativa Il mandorlo.

Pur conoscendo la Comunità Emmanuel e il suo operato nel vasto e diversificato campo della solidarietà, ignoravo la presenza della citata cooperativa che ne è una ramificazione. La quale ha obiettivi altrettanto nobili: dà concretamente una mano all’inserimento socio-lavorativo a persone, soprattutto giovani, disoccupate o svantaggiate o in difficoltà.

Come? Intanto, penso, individuando l’inclinazione o la predisposizione che dir si voglia individuale, poi insegnando un mestiere - che va dalla falegnameria, alla lavorazione della ceramica, alla sartoria e a modellare la cartapesta - attraverso la frequentazione di specifici laboratori, tenuti da esperti della materia. E questo è un aspetto. L’altro è che nei laboratori viene praticata (ma non da oggi) la cosiddetta “economia circolare” ossia si attiva il riciclo del materiale che, sotto forme plastiche, riacquista il suo intrinseco valore. Anzi, lo aumenta. Meglio di così l’ambiente non potrebbe essere salvato!

Inoltre, è aiutata la creatività di chi, per vicende avverse o comunque difficili, non l’ha mai potuta esprimere, mentre ora può farlo grazie, tra l’altro, all’aiuto di chi riesce a fare emergere un talento nascosto.

Gli elaborati in ceramica, in legno, i multiformi tessuti decorati manualmente, sono pezzi unici. Molti di essi presentano un’originalità di forme, di destinazione d’uso e di tonalità cromatiche.

L’invito che rivolgo a tutti è di andare a vederle nel negozio citato, appena aperto, per molteplici motivi: di là dalla bellezza formale-cromatica, si toccano con mano i risultati sia del riciclo (e quali vantaggi ne trae l’ambiente) sia del praticare la solidarietà a tutto tondo. Ma, mi raccomando, andiamo con lo spirito di chi riesce a vedere racchiuso in ogni manufatto il senso di dignità lavorativa e l’orgoglio di una artisticità silente che riesce a diventare solare e brillante.

E, magari, diffondiamo la notizia. Perché, non essendoci stata una inaugurazione in pompa magna, senza clamore, ossia alla presenza delle autorità cittadine, così si premia l’umiltà di questo atto a suo modo coraggioso.

Beneaugurando!

 

Forum Famiglie Puglia