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Domani 24 maggio torna la festa della Madonna della Provvidenza, meglio conosciuta storicamente a Lecce come la Matonna te le cerase secondo un’antichissima tradizione cittadina.

 

 

 

L’antica statua della Madonna è conservata e venerata storicamente nella chiesa delle Alcantarine nel centro storico di Lecce e la festa è organizzata annualmente dall’arciconfraternita Maria SS. della Provvidenza e Sant’Antonio Abate.

Anticamente la chiesa faceva parte di un complesso monastico dell’ordine degli Alcantarini, francescani riformati che seguivano le regole di San Pietro d’Alcantara. L’edificio che oggi si ammira fu eretto nel 1724 e nel secondo altare di sinistra si venera la Madonna della Provvidenza detta anche delle ciliegie o, in leccese, te le cerase. Si tratta di una Madonna con il bambino in cartapesta, opera del XVI sec. di ignoto maestro salentino.

La sua figura ha suscitato da sempre la devozione popolare ed è oggi una delle statue mariane più antiche nel territorio. Per l’occasione della festa la statua viene riccamente adornata di ciliegie e condotta in processione per le vie del centro storico della città. Una particolarità che caratterizza il corteo processionale è un carretto di legno, che precede la Madonna, ricolmo di ciliegie benedette anticamente trainato da un asinello. Al termine della processione, nella piazza antistante la chiesa delle Alcantarine, i dolci e rossi frutti vengono offerti ai devoti presenti in segno di buon auspicio e dono provvidenziale, quasi che la Madonna stessa voglia farne partecipi i convenuti.

La novena ha avuto inizio il 15 maggio con la recita quotidiana del rosario e la messa con la preghiera della novena.

Domani, solennità della Madonna della provvidenza, alle 18:30 verrà celebrata la messa con la vestizione di due nuovi confratelli, Gino Dell’Anna, coordinatore del Gruppo portatori di statue di Lecce e l’avv. Alessandro Favale. “Il fortissimo legame che sempre ha caratterizzato la città di Lecce, che mi ha accolto ormai da molti lustri, con Monteroni, mia città natale e la sede del mio studio legale leccese nei pressi della chiesa delle Alcantarine - spiega Favale -, mi hanno fornito l’occasione di avvicinarmi agli animatori del pio sodalizio, scoprendo con mio sommo stupore la qualità del tratto religioso ed umano intriso dell’autentica devozione a Maria Santissima in un contesto di accoglienza semplice e pura scevra da rituali ridondanti ed ispirata alla condivisione dei valori della fede e della carità cristiana”.

“Ricevuto dalla cordiale disponibilità del rettore don Giovanni Quarta e sollecitato dall’irrefrenabile azione del priore Eugenio Anguilla, la cui incessante dedizione alle attività della più antica confraternita della città, rappresentano il fulcro energico dell’odierno sodalizio, ho accettato volentieri e senza indugio di aderire all’arciconfraternita. Spero - conclude Favale - di potere dare il mio personale contributo a favorirne la crescita e l’espansione in un contesto socio-economico attuale così complesso”.

Dal canto suo, il nuovo confratello Gino Dell’Anna sottolinea che “nella mia opera di volontariato di portatore di statue, che va avanti sin da quando ero piccolo,  posso dire di essere un conoscitore delle Confraternite della città. Ho chiesto di far parte come confratello di questa confraternita, oltre che per una devozione verso la Madonna della Provvidenza ed un affetto che ho sin da bambino per la  Chiesa delle Alcantarine, anche perché qui ho apprezzato tra tutti i confratelli, priore e Padre spirituale, un grande affetto e un vero spirito di fraternità e di comunione. Al pari di una grande attenzione, presenza e disponibilità verso confratelli e verso gli ultimi da parte del Padre spirituale, il caro don Giovanni e del priore, l’avvocato Anguilla.  Sono stato accolto con vero amore ed a braccia aperte da tutti - conclude Dell’Anna - e spero di iniziare con la mia ammissione un nuovo cammino di fede a servizio del prossimo e dei più bisognosi”. Al termine della celebrazione il simulacro della Madonna verrà portato in processione per le vie del centro storico.

In Piazza Baglivi continuerà poi a “risuonare” la festa grazie alla vendita delle speciali campanelle in terracotta realizzate artigianalmente per l’occasione insieme alla distribuzione delle ciliege benedette grazie all’arciconfraternita e al padre spirituale don Giovanni Quarta.

 

 

 

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