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Sono trascorsi ormai 5 anni da quando Cecilia Bellisario ci ha lasciati quel 15 giugno del 2018, ma nel ricordo della famiglia e di quanti l’hanno conosciuta e hanno condiviso con lei una parte di vita continua a essere viva e presente soprattutto nei luoghi dove ha operato sempre con dedizione e amore: la scuola e la Chiesa.

 

 

La prof. Bellisario, come veniva dolcemente chiamata dai suoi affezionati studenti, verrà ricordata con una messa in suo suffragio stasera alle 19 presso la chiesa parrocchiale di Santa Rosa in Lecce, la parrocchia che l’ha vista crescere sin da giovane, dove ha dedicato per tutta la vita il suo impegno sia in Agesci come scout e anche come educatrice di Azione cattolica in Acr per tanti ragazzi che, spesso, simultaneamente, ritrovava come alunni nella scuola secondaria di primo grado “Antonio Galateo”, sempre nel suo amato quartiere di Santa Rosa, dove ha dedicato la sua passione e missione di insegnate per quasi 30 anni.

Proprio in questi due luoghi simbolici per la vita di Cecilia, il marito Antonio Capoccia e il figlio Francesco, organizzano, già dall’anno successivo alla morte, momenti e iniziative in memoria della cara moglie e mamma insieme al resto della famiglia e dei colleghi che hanno tanto amato la prof. di religione. Già sabato scorso, nei locali della parrocchia, la comunità di adulti Scout, Masci di Lecce ha organizzato per il secondo anno un torneo di burraco il cui ricavato delle numerose iscrizioni sono andate a sostegno degli studenti più in difficoltà delle scuole del Patriarcato latino di Gerusalemme in Terra Santa come anche il sostentamento di un pozzo artesiano in Ghana che è stato inaugurato e intitolato proprio l’anno scorso a Cecilia.

Mentre nella sua scuola, dove il ricordo della prof. è ancora molto presente, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico Raffaele Lattante, si sta giungendo alla 4° edizione della borsa di studio a lei intitolata: un riconoscimento consegnato a uno studente delle classi III dell’istituto, sulla strada verso la scuola secondaria di secondo grado, che si è distinto non tanto per il profitto quanto nel comportamento, nell’attenzione e il sostegno verso i propri compagni, nell’altruismo e nella bontà d’animo, proprio così come Cecilia avrebbe voluto nei valori per i quali si è tanto spesa e in cui ha sempre creduto per i suoi ragazzi. Un riconoscimento che non sono gli insegnanti ad assegnare, ma bensì gli stessi ragazzi che vivono insieme in classe ogni giorno della loro vita scolastica. La borsa, finanziata da mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito in Albania e profondo amico di vecchia data della famiglia di Cecilia, verrà consegnata per quest’anno scolastico ormai concluso il prossimo settembre alla presenza della famiglia della professoressa e dello stesso dirigente Lattante.

Questi sono solo alcuni dei momenti volti a ricordare e tener vivi l’esempio e l’impegno di Cecilia Bellisario, un impegno sempre dedicato gratuitamente verso i ragazzi del suo quartiere e non solo, verso i bambini di ogni genere e provenienza ricordando anche il suo impegno come volontaria in Unicef, i ragazzi che tanto ha amato e nei quali sapeva vedere speranza e fiducia per il futuro e per i quali ha lasciato un esempio di amore, di speranza e anche di fede e che ha saputo coniugare in tutta la sua vita, come insegnate, come sorella, come moglie, come mamma e come donna.

Il pensiero vola a te… ciò che resta di noi è l’amore che abbiamo donato”.

 

 

Forum Famiglie Puglia