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In occasione della festa di San Massimiliano Kolbe, dall’11 al 13 agosto, nella parrocchia del santo martire di Auschwitz, a Lecce ci sarà il triduo in onore del santo frate minore conventuale.

 

 

Momenti di preghiera, riflessione e adorazione eucaristica, per invocare il fondatore della Milizia dell’Immacolata.

Il 13 alle 19, celebrazione eucaristica e Memoria del transito del santo.

Lunedì 14 festa di San Massimiliano Kolbe, titolare della parrocchia, alle 9, la messa solenne, animata dal coro parrocchiale.

Nei giorni di preghiera, saranno esposte le reliquie del santo e la pietra del muro del campo di concentramento di Auschwitz dove Padre Kolbe donò la vita.

La parrocchia San Massimiliano Kolbe, dunque, si prepara ad invocare l’aiuto di questo grande protettore, straordinaria figura di uomo e di frate, che Papa Giovanni Paolo II proclamò santo nel 1982. Durante l’omelia per la canonizzazione il Pontefice disse: «Padre Massimiliano Kolbe non morì, ma diede la vita per un fratello: egli da sé si offrì alla morte per amore. La sua morte divenne un segno di vittoria».

San Massimiliano Kolbe utilizzava i media dell’epoca per evangelizzare, per donare a tutti l’annuncio della salvezza. Le sue idee e la sua carità accesero di entusiasmo una moltitudine di giovani. La sua rivista giunse a una tiratura di milioni di copie. Nel 1927 fondò in patria un convento chiamato Niepokalanów (Città dell’Immacolata), che si dotò di una tipografia e di un seminario vocato alla missione: in dieci anni si era formata attorno una cittadella e ospitava oltre 700 frati. Fondò una stazione radio, la Sp3rn (Stazione polacca 3 Radio Niepokalanów), e per questo motivo è patrono dei radioamatori.

L’ispirazione di tutta la sua vita fu l’Immacolata, alla quale affidava il suo amore per Cristo.

 

 

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