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Una folla immensa di giovani ha accompagnato stamattina in Piazza Duomo il feretro del giovane ventottenne Aldo Gjoka, per tutti Aldino, tragicamente scomparso l’altro giorno in seguito a un terribile incidente stradale accaduto a Torre Specchia, marina di Melendugno.

 

 

Ad attenderlo sul sagrato della cattedrale l’arcivescovo Michele Seccia insieme con don Vito Caputo, parroco della cattedrale. Solo poche parole - la commozione ha preso il sopravvento - per manifestare vicinanza e un grande abbraccio ai due genitori distrutti dal dolore. “Potremo conoscere il ‘come’ è accaduto - ha detto l’arcivescovo - ma non sapremo mai il ‘perché’. Ma se il ‘perché’ non è accompagnato dalla speranza di poterlo riabbracciare un giorno sotto gli occhi di Dio, può diventare disperazione. La memoria di Aldino sia motivo di speranza per tutti noi. Preghiamo per l’anima benedetta di Aldino e perché il Signore doni conforto e speranza ai suoi familiari”.

Sotto l’applauso scrosciante degli oltre tremila presenti in piazza, la bara è entrata in cattedrale dove ha avuto inizio la liturgia funebre presieduta da don Vito Caputo.

 

 

 

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