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Un atto vandalico vero e proprio quello perpetrato nella piazzetta rione Aria Sana di Lecce, dove la statua di Sant'Antonio Abate è stata letteralmente divelta dal suo basamento e distrutta.

 

 

Un gesto, questo che, se da un lato provoca amarezza e sconcerto dall'altro pretende grande riflessione circa la crisi di valori che sempre più imperversa nella società odierna e di cui le nuove generazioni sono, spesso, le vittime privilegiate.

La distruzione della statua interpella tutti, singoli cittadini e responsabili della cosa pubblica.

Amarezza e sconcerto prova il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, per la quale quanto accaduto rappresenta una ferita grande non solo per i residenti ma per tutta Lecce con l'auspicio che i fautori di questo gesto siano presto individuati e si faccia chiarezza sulle motivazioni che sono alla base di quanto successo.

“Un inutile e becero comportamento che ha cancellato un amato simbolo della devozione popolare - scrive la Poli Bortone -. La statua di Sant’Antonio del fuoco, che si trovava nella piazzetta della zona Aria Sana, ora non c’è più. Una ferita tanto inaspettata quanto dolorosa che ha scosso profondamente i residenti, per i quali quel simulacro rappresentava quotidianamente un riferimento di fede e di preghiera, ai piedi del quale venivano offerti fiori e luci. [...] Ora, cosa vi sia dietro questo gesto indegno non ci è dato sapere. Sicuramente futilità e stupidaggine che non possono trovare alcuna giustificazione né attenuanti. Nel condannare fortemente questo atto sacrilego, mi auguro che dai residenti o dai cittadini di buona fede possa arrivare qualche indicazione o elemento per accertare le responsabilità di questo comportamento oltraggioso”.

L'arcivescovo Michele Seccia, unendosi alle amare riflessioni del primoi cittadino, ha dichiarato che "occorre andare alla base di una azione così vile e sconsiderata che, quasi sicuramente, induce a chiedersi cosa spinga l'essere umano a provare soddisfazione o piacere dal compiere simili gesti". Per il presule leccese, dunque, "fiducia nelle autorità che sapranno far luce sull'accaduto e apertura al confronto per chi vorrà incontrare il parroco, il caro don Nando Capone o il vescovo stesso per dialogare e trovare delle possibili soluzioni perché fatti tali non si verifichino più".

“La mia vicinanza e quella dell’arcivescovo Panzetta ai residenti del rione Aria Sana per quanto accaduto - afferma Seccia -.  La distruzione di una statua, identitaria per quella porzione di popolo, non può lasciarci indifferenti ma deve indurci ad una analisi attenta, reale e vera sulle motivazioni dell'accaduto. Mentre manifestiamo solidarietà anche al sindaco della città e a quanti lavorano per il bene della nostra Lecce, siamo fiduciosi che le autorità competenti possano fare luce su questa pagina triste per la nostra città che resta bella, accogliente e dai grandi valori”.

 

IL COMMENTO DI DON NANDO CAPONE, PARROCO DI SAN BERNARDINO REALINO

"La festa domenicale della comunità di Aria Sana - racconta don Nando Capone, dal 2017 parroco di San Bernardino Realino, la parrocchia in cui ricade la periferia leccese della zona di Via San Cesario - ieri è stata turbata da un evento triste che ha lasciato sgomenti gli abitanti di questo rione di Lecce: l'immagine di Sant'Antonio Abate che da anni custodiva un piccolo parco giochi per bambini, sito in Via P. Scardino, è stata 'ridotta in pezzi'. Azione dissacrante? Provocazione insana e balorda? Disperazione divenuta folle violenza?".

"Stabilirlo - conclude don Nando - spetterà agli inquirenti! La devozione di Aria Sana e la fede della comunità di San Bernardino Realino sono già 'riemerse' da queste macerie e pensano a come ricostruire quell'angolo di paradiso dedicato alla mitezza e all'amore universale, rivolto anche agli animali, di Sant'Antonio Abate".

Toccherà, dunque, alla magistratura e alle forze dell'ordine chiarire dinamiche e motivazioni di ciò che ha scosso il quartiere Aria Sana è, però, certo che atti simili non identificano Lecce, città dal forte senso civico e dalla grande appartenenza ai valori cristiani.

 

 

 

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