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Stasera alle 18 presso gli spazi della tipografia del Commercio a Lecce un evento di musica e testimonianze per commemorare i 70 anni dall’inaugurazione del Teatro Ariston.

1949-2019: settanta anni per un simbolo della città di Lecce, il “Teatro Ariston”, con l’annesso cinema “Fiamma”, creatura della genialità imprenditoriale del suo fondatore José Bruno Acquaviva, che univa una lungimirante concretezza alla capacità di sognare in grande e ad una contagiosa passione per il mondo dello spettacolo.

Negli spazi della Tipografia del Commercio, dove la storia cittadina si racconta attraverso l’arte tipografica con reperti di valore unico, il titolare Alberto Buttazzo, ha voluto fortemente organizzare una serata di musica e testimonianze per celebrare il compleanno dell’Ariston.

Tra i cimeli della tipografia è conservato il programma dell’inaugurazione nei giorni lunedì 21 e martedì 22 settembre 1949, con due eccezionali concerti vocali-sinfonici e la partecipazione di Tito Schipa, Tito Gobbi ed Elena Rizzieri, nomi di grande prestigio della lirica internazionale.

Alberto Buttazzo presente in quei giorni, ricorda l’eco suscitata dell’evento ed un tenero episodio: dopo la sua esibizione Tito Schipa fece salire sul palco suo figlio il piccolo Tito Schipa Jr, allora tre anni, vestito con un costume verde da paggetto. Tito Schipa jr compositore, cantante, regista non potrà essere presente all’evento per inderogabili impegni.

La serata ricorderà l’inaugurazione del celebre Teatro con brani musicali del maestro Gianluca Milanese e le testimonianze di Francesco Paladini, già collaboratore dell’Ariston, del maestro Antonio Serrano, direttore d’orchestra, dello stesso Alberto Buttazzo, titolare della tipografia Il gruppo vocale Viri Cantores diretto dal maestro Giuseppe Lattante formulerà gli auguri di Natale con alcuni brani del repertorio delle feste. Introduce la serata Antonio Manzo, esperto cultore e divulgatore di arte e storia del territorio; conduce la giornalista Giovanna Ciracì.

Sorto in periferia, allo sbocco di via Salvatore Trinchese che allora sfociava nella campagna il Teatro Ariston si impose subito all’ammirazione dei leccesi per l’innovativa architettura e la modernità dei mezzi tecnologici, divenendo ben presto un punto di attrazione e di riferimento per l’intera città, contribuendo ben presto a rinnovarne i costumi.

Divenne infatti veicolo di cultura, ospitò i grandi nomi del cinema e del teatro che si esibivano sul palcoscenico, artisti di fama nazionale ed internazionale furono ospiti degli eleganti veglioni che riunivano i giovani, svecchiando la città dal provincialismo e aprendola al mondo, alle forme più avanzate del divertimento.

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