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Villa Convento saluta Franco Pati, uno dei leader storici del locale comitato feste patronali. A motivo delle ben note restrizioni previste dai decreti governativi, non si sono potuti svolgere i consueti riti previsti per le esequie.

 

 

Ma, nelle scorse ore, in tantissimi hanno fatto pervenire, attraverso il parroco don Gianni Ratta, sentimenti di affetto e vicinanza alla famiglia. In questo momento, molto più che il dolore, naturale espressione umana per la perdita di una persona cara, è la gratitudine a fiorire nel cuore di quanti hanno conosciuto Franco.

La sua immagine rimarrà certo indelebile per almeno due generazioni di fialùri. Ed è commovente notare come anche i lontani, quanti hanno lasciato da ormai diversi anni la piccola frazione alle porte di Lecce andando a vivere altrove per motivi di lavoro, abbiano ripensato con piacere alla sua figura. Franco ha dato infatti tantissimo alla sua comunità e solo la malattia gli ha impedito, negli ultimi tempi, di proseguire ciò che amava e in cui credeva, mettendoci l’anima.

I più lo ricorderanno mentre portava a spalla la bellissima statua di Sant’Antonio Abate nelle fredde processioni di fine gennaio oppure quando, con una testardaggine che gli era davvero innata, organizzava alla perfezione la costruzione della fòcara che poteva sì essere piccola ma sempre elegante e dignitosa. Il suo spirito generoso e la sua giovialità superavano di gran lunga e smorzavano certi lati “forti” del suo carattere da uomo d’altri tempi.

Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta ma trasformata e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo” recita il prefazio dei defunti. Non possono esistere parole più opportune per descrivere l’arrivederci della comunità di Villa Convento a questo suo componente così amato mentre prega Sant’Antonio di accoglierlo come un proprio figlio.       

 

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