Dopo aver riaperto al culto con una messa solenne il Santuario sorto nel luogo che con ogni probabilità è stato lo scenario in cui venne decapitato Sant’Oronzo, ora l’attenzione si sposta sulle reliquie di Nona (curazia) e sull’ipotesi di averle a Lecce in occasione dei festeggiamenti 2019.
Per questo, lunedì 27 agosto nel Salone dell’Episcopio di Lecce all’indomani della festa patronale e nella Giornata di ringraziamento, l’arcivescovo ha convocata una conferenza stampa cui parteciperanno anche l’arcivescovo di Zara e Presidente della Conferenza episcopale Croata (CEC) mons. Želimir Puljić, il vescovo di Conversano-Monopoli mons. Giuseppe Favale e l’arciprete di Turi (diocesi di Conversano-Monopoli) don Giovanni Amodio.
Com’è noto, in questi giorni, provenienti da Nona (arcidiocesi di Zara - Croazia), a Turi è presente la reliquia della costola di Sant’Oronzo, primo vescovo e patrono principale di Lecce (come di Turi) nel contesto del (molto probabile) 1950° anniversario del martirio: secondo la tradizione Oronzo subì il martirio a Lecce nel 68 dopo Cristo e quest’anno a Turi è stato indetto l’Anno Giubilare Oronziano.
Mons. Puljić per l’occasione è ospite della cittadina del’entroterra barese per presenziare ad alcune celebrazioni nell’ambito della festa patronale e lunedì - accompagnato dal vescovo di Conversano-Monopoli e dal’arciprete di Turi - sarà a Lecce per concordare con l’arcivescovo Seccia tempi e modalità per l’arrivo delle reliquie di Sant’Oronzo il prossimo anno a Lecce. Puljić oltre ad incontrare i giornalisti visiterà anche i luoghi oronziani di Lecce.