Mancano davvero poche ore a domani, 27 settembre, quando - accompagnato dall’arcivescovo Michele Seccia - Padre Carmine Madalese, sacerdote della Congregazione della Missione, inizierà il suo ministero di parroco nella comunità di Santa Maria dell’Idria a Lecce.

C’è attesa, curiosità, desiderio di conoscere, gioia, speranza, qualche inevitabile traccia di timore o di rimpianto. La parrocchia è in festa, in quanto, domani, giorno in cui il calendario liturgico ricorda il santo fondatore, San Vincenzo De Paoli, solennità per la famiglia vincenziana e dei fedeli che si sentono legati al sacerdote francese, nella solenne concelebrazione eucaristica delle 11, Padre Carmine inizierà il ministero di parroco, rinnoverà le sue promesse sacerdotali, ovvero di essere sacerdote e pastore per questa parte di città affidatagli dall’arcivescovo.

Sarà un’occasione per pregare insieme per Padre Carmine, festeggiare il suo arrivo e far sentire a lui tutto il calore e l’accoglienza da parte della comunità. Il santo curato d’Ars patrono dei sacerdoti diceva: “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare a una parrocchia”.

La comunità è in fermento, dunque, e si prepara. Non basta il lavoro dei tanti volontari che vivono la parrocchia affinché tutto sia preparato e che si svolga nel migliore dei modi, l'avvento di un nuovo parroco è un'occasione importante, per fare festa, ma anche per pregare. Infatti in preparazione dell’evento, stasera alle 21 nel chiostro del convento vincenziano, la comunità parrocchiale si unirà in una veglia di preghiera aperta a tutti i gruppi, movimenti e associazioni della parrocchia con la liturgia della Parola per invocare lo Spirito Santo su Padre Carmine, perché lo sostenga sempre nel suo ministero e guidi i suoi passi nella sua missione.

Dunque, tutto è pronto, anche gli animi. Si sta lavorando soprattutto nel rispetto delle norme sanitarie che rendono il lavoro più duro, ma che consentono partecipazione più sicura per tutti i fedeli.