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Stasera sarà inaugurata la sala parrocchiale della parrocchia di “S. Antonio di Padova” a Fulgenzio, che sarà dedicata a Padre Raffaello Pantaloni. Per l’occasione la celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, alle 19.

 

 

Inoltre mons. Seccia procederà anche alla benedizione del Punto-Ristoro “Cenacolo Antoniano”, che quotidianamente ospita numerosi fratelli poveri in difficoltà e bisognosi di ristoro.

Padre Raffaello Pantaloni, al secolo Alessio Filippo, nacque a Santa Fiora, in provincia di Grosseto, il 15 marzo del 1888, da una famiglia di contadini.

Attratto sin da subito dalla vita francescana, appena più che adolescente si recò a La Verna, per chiedere l’ingresso nell’Ordine dei Frati Minori.

Nel 1914 fu ordinato sacerdote a Siena, dove frequentò anche l’Accademia di Belle Arti, arrivando a conseguire il diploma.

Sul piano artistico, Padre Pantaloni scoprì l’arte medievale di stile neogotico.

Nel 1926 arrivò a Lecce, invitato a predisporre la decorazione pittorica della Chiesa di S. Antonio a Fulgenzio, sede della Curia Provinciale dei Frati Minori, consacrata nel 1910.

Il prospetto interno della chiesa, con le sue arcate neogotiche, ben si accordava con l’ideale pittorico dell’arte di Pantaloni, il quale qui compì quella che possiamo definire la sua opera maggiore: la decorazione del presbiterio.

Le tre absidi e la cupola formano un unico ciclo di pitture che narrano gli episodi di Sant’Antonio di Padova, a cui la chiesa è dedicata, di San Francesco d’Assisi e della vita della Vergine, e che accennano alla decorazione coeva della Basilica del Santo a Padova, quasi a ricreare nel Salento un luogo di culto che accentrasse la forte devozione della popolazione locale per il santo patavino.

Raffaello Pantaloni lavorò a Lecce, realizzando opere anche per altre località del Salento, tra cui Monteroni di Lecce, Novoli, Matino, Cannole.

Agli inizi del 1940 lo troviamo a Tangeri, in Marocco, dove i frati erano impegnati alla decorazione della chiesa locale di S. Francesco, e qui trasformò la sua arte e si concentrò sulle vedute, sui ritratti, sulla riproposizione della vita quotidiana.

Sua alleata fu la fotografia, grazie alla quale riusciva a cogliere momenti, situazioni e persone che sarebbero diventati i protagonisti delle sue pitture.

Progettava chiese, altari, arredi liturgici, copertine per riviste, passando dalla pittura alla cesellatura alla lavorazione su cuoio. Ritornato a Lecce nel 1948, morì ad Ostuni il 23 agosto del 1952. La sua salma riposa nella cappella dell’Ordine presso il cimitero di Lecce.

La sua opera nella chiesa di Fulgenzio a Lecce richiama ancora oggi tanti appassionati della bellezza e della maestria delle sue pitture.

I suoi bozzetti, i cartoni preparatori, gli studi artistici e gli acquerelli della sua esperienza in Marocco, sono oggi visibili nella Pinacoteca di Arte Francescana “Caracciolo” di Lecce, e 3 (Re Davide, Re Salomone e il Cuore di Gesù) nella nuova sala parrocchiale a lui dedicata. 

I cartoni preparatori inseriti nella nuova sala parrocchiale ci danno modo di collaborare con la Pinacoteca d'arte francescana Caracciolo, sia per quanto riguarda le visite e sia per momenti culturali da organizzare in futuro in comune. 

Ovviamente è stato possibile inserire i cartoni preparatori dopo una richiesta al direttore della pinacoteca e dopo il placet del Ministro Provinciale Padre Paolo Quaranta con il quale la parrocchia ha stilato una convenzione per l'esposizione dei cartoni di Padre Pantaloni. 

 

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