La comunità di San Massimiliano Kolbe in Lecce, in occasione della giornata della memoria del prossimo 27 gennaio, intende ricordare la figura del santo divulgatore di cultura e di amore.
Confidando in una soluzione della pandemia, che così duramente ha colpito la nostra società, la parrocchia in questo contesto così complesso, intende realizzare ed offrire uno spazio dove si possa includere: la pratica dell’accoglienza, la cura delle persone e delle relazioni sociali. Un progetto ambizioso, ove si ha come intento formare una comunità che si debba elevare sull’obbligo reciproco di dare agli altri, senza l’aspettativa di ricevere nulla in cambio proprio come fece San Massimiliano che offrì la propria vita.
Pensare e credere che il territorio in cui si vive non come luogo di identità, di appartenenza, di appropriazione ma al contrario di pluralità, di differenza di solidarietà.
Uno spazio culturale dove si possa combattere la povertà educativa, forse saremo dei sognatori, ma a noi piace una società che sia a dimensione umana, per questo conviene attrarre quante più persone di buona volontà in questo progetto. La globalizzazione e il populismo rappresentano una minaccia ai valori della giustizia. Le persone sono ridotte a consumatori dei prodotti del mercato e a utenti di servizi forniti dallo Stato. Poiché le persone sono separate, la solidarietà e la responsabilità verso gli altri ne escono indebolite perché non hanno modo di sperimentarsi. Il rispetto della dignità umana e della persona non può avvenire senza una connessione tra persone. È necessario, ancor di più al termine di questa pandemia, ricostruire un senso di comunità basato sulla solidarietà, quando le persone si sentono separate possono sentirsi esenti dall’obbligo di rispettare gli altri. Si deve in tutti modi far sì che nella società in cui viviamo il valore della giustizia sia fondamentale ai fini dell’inclusione e della coesione sociale.
San Massimiliano è stato un gran divulgatore dell’amore di Dio, in questo progetto non estemporaneo, ma frutto di studi ed analisi del territorio, lo si vuole concretizzare con la realizzazione di un luogo: “La tenda di Abramo-Kolbe”. Uno spazio educativo e di incontro dove le persone possano incontrarsi per dialogare ma soprattutto per conoscersi e comprendersi. A questo primo annuncio ve ne saranno altri con maggiori dettagli ma oggi, preme, a tutti noi ricordare in questa Giornata della Memoria un uomo che ha donato la propria vita per un fratello San Massimiliano Maria Kolbe.