La rettoria del Buon Consiglio in Lecce, meglio conosciuta come “chiesa del Gesù”, si prepara a vivere i festeggiamenti in onore della sua titolare Maria SS. del Buon Consiglio il prossimo 26 aprile.
La chiesa fu costruita a partire dal 1575 per accogliere i Gesuiti che giunsero in città l'anno precedente al seguito di Bernardino Realino da Carpi, morto a Lecce nel 1616 e successivamente canonizzato.
La sua costruzione comportò la demolizione dell'antica chiesetta di San Niccolò dei Greci di rito greco-ortodosso; l’edificazione della struttura venne eseguita utilizzando i disegni del gesuita comasco Giovanni De Rosis. Fu aperta al culto già nel 1577 ma i lavori si protrassero ancora per qualche decennio.
L'intero edificio si ispira alla chiesa del Gesù di Roma, considerata la madre delle chiese della Compagnia di Gesù.
La facciata, sobria e lineare, si articola su due ordini, raccordati da volute e scanditi da un doppio ordine di lesene interrotte da una trabeazione aggettante.
L'interno possiede un impianto a croce latina con breve transetto e quattro cappelle, tra loro comunicanti, aperte su ogni lato dell'unica navata.
La copertura è costituita da un soffitto ligneo a lacunari, animato da tele raffiguranti le Glorie della Compagnia di Gesù di Giuseppe da Brindisi.
La chiesa custodisce preziose testimonianze pittoriche e scultoree collocabile tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XIX secolo.
Il transetto, il cui archivolto fu affrescato da Antonio Verrio con il Martirio di Sant'Irene, presenta nel braccio sinistro la cappella della Vergine del Buon Consiglio (già di santa Irene) sul cui altare, fiancheggiato dalle statue in pietra di Sant'Agnese e Santa Cecilia, è posizionata la tela della Titolare (1811) e nel braccio destro, l'altare, già di Sant'Ignazio di Loyola, dedicato a San Bernardino Realino in cui sono custodite le spoglie mortali.
Bello ed essenziale, pertanto, il programma dei festeggiamenti in onore della Vergine del Buon Consiglio approntato dal rettore della chiesa, lultimo gesuita rimasto a Lecce, Padre Mario Marafioti e dal priore della confraternita Claudio Selleri: nei giorni 23, 24 e 25 aprile alla celebrazione mattutina delle 8 presieduta dallo stesso rettore farà seguito la recita del rosario alle 18.15, la preghiera mariana e l’Eucaristia celebrata nei giorni della preparazione rispettivamente da mons. Mauro Carlino (segretario dell’arcivescovo), don Alessio Seconi (vicario parrocchiale di Maria SS. Assunta in Monteroni) e don Angelo Rizzo (vicario parrocchiale di San Pio X in Lecce).
I tre presbiteri prepareranno i fedeli partecipanti alla festa del 26 aprile quando sarà l’arcivescovo Michele Seccia, alle 18,30, a celebrare i divini misteri e ad affidare Lecce e la comunità diocesana alla intercessione della Vergine Maria.
L’addobbo della chiesa e del tosello è stato eseguito dai fratelli De Filippi in memoria del padre Carmelo.
Photogallery di Arturo Caprioli.