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L’altra sera, nell’aula consiliare del comune di Lequile, straordinariamente gremita per un’occasione speciale, si è svolta una solenne cerimonia.

 

Il Consiglio Comunale ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria a tre grandi personalità, distintisi ognuna nel proprio ambito: mons. Michele Seccia, arcivescovo metropolita di Lecce; don Attilio Mesagne, direttore della Caritas diocesana di Lecce; il cav. Lorenzo Zecca, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Leverano.

Il Sindaco Antonio Caiaffa, dopo il benvenuto alle autorità presenti, ha esposto le motivazioni della scelta. Una scelta non improvvisata, ma misurata, ponderata, nei confronti di queste tre personalità, che si sono contraddistinte, ognuna in base al proprio servizio, in campo laico ed in campo ecclesiastico.

 “Sono modelli di vita positivi per tutti i cittadini e, pur non essendo nati a Lequile, sono riusciti a legarsi al territorio con un’appartenenza ideale al nostro paese”, afferma il Sindaco. “Nel nostro piccolo mondo essi si dedicano in silenzio al bene comune. Esemplare la figura del nostro Pastore della Chiesa di Lecce, Mons. Seccia, il vescovo del dialogo, dell’ascolto, dell’accoglienza; sempre sollecito a conoscere e far propri i bisogni degli altri. Il suo stile sobrio, semplice, lo contraddistingue. In un mondo dove i valori sono in crisi, Egli è guida certa, sicura”.

“Il positivo dinamismo di don Attilio Mesagne - ha proseguito Caiaffa -, il suo impegno verso gli ultimi, i senza voce, è lodevole. Il tutto svolto con spirito di carità, umiltà ed altruismo. Con i cittadini di Lequile ha saputo instaurare un rapporto di grande familiarità, fiducia ed umanità, nel corso degli anni. Il cav. Zecca, si è distinto per il grande impegno civico. Si è insediato solo da due anni nel territorio di Lequile con la sua banca ed è riuscito a farsi apprezzare dalle imprese locali e dalle famiglie, riponendo nel suo gruppo fiducia e stima”.

Ai tre nuovi cittadini onorari sono stati consegnati una pergamena e un album di foto dei paesi della Valle della Cupa.

È mons. Seccia a prendere per primo la parola: “Sono onorato per questo conferimento e ne avverto un duplice valore: concreto e simbolico.

Concreto, perché esprime vicinanza, presenza, appartenenza, condivisione.

Sento di essere un fratello, che ha un ministero e che diventa uno di voi.

Simbolico: quello che mi viene conferito è segno di accoglienza ed amicizia da parte dell’Amministrazione di Lequile e deve indurre i cittadini a pensare che hanno un Pastore che si pone al servizio di tutti. La mia porta è sempre aperta. Confermo la mia disponibilità. Come ama dire Papa Francesco: c’è molto ancora da fare per realizzare il bene sociale, facciamolo insieme”.

A ringraziare è poi il cav. Zecca: “se tante persone stasera insieme si ritrovano attorno a certi valori, allora vuol dire che c’è il valore”.

Ha concluso don Attilio Mesagne: ”Lequile e gli amici di Lequile mi sono rimasti nel cuore; le tante famiglie che in questi anni hanno continuato a considerarmi un riferimento, hanno conservato un angolo privilegiato nei miei pensieri“.

“Dobbiamo lavorare insieme – ha concluso il direttore della Caritas di Lecce -, perché ognuno di noi si qualifichi come luogo di incontro privilegiato, riconoscendo ad ogni persona i diritti che ne salvaguardano la dignità ed inserirsi così in una comunità accogliente”.

Rispetto e stima a queste tre figure esemplari di uomini, testimoni concreti di vita, a servizio del bene comune.

 

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