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Presso Roca Nuova torna viva la devozione verso San Vito Martire, protettore del borgo ormai da anni disabitato ma che rappresenta un riferimento per la storia del territorio.

 

 

Domani, 16 giugno, il borgo sarà accessibile a partire dalle 8. Alle 19 30 ci sarà la benedizione dei cani e subito dopo la messa nei pressi della chiesa di San Vito, al termine sarà accolta dai fedeli la statua restaurata dal maestro Marco Epicochi, l’artista che opera nella bottega di Piazza Duomo a Lecce.

Come evidenziato da don Corrado Buttazzo, parroco di San Foca, la chiesa di Roca Nuova, eretta nel 1589, è stata sede parrocchiale fino al 1925, anno in cui il vescovo Gennaro Trama, a seguito di una Santa Visita decretò il trasferimento presso la chiesa di San Foca.

Presso il borgo di Roca Nuova è presente anche una torre, denominata castelletto, alcune antiche abitazioni e un frantoio,  il tutto costruito dai profughi di Roca Vecchia, fuggiti nel XVI secolo dalle invasioni costiere turche. Nel corso del XIX secolo il paese venne definitivamente abbandonato, per poi essere rivalorizzato nell’ultimo ventennio.

 

 

 

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