Oggi 2 settembre don Adolfo festeggia il suo Giubileo sacerdotale a cinquant’anni dalla sua ordinazione avvenuta nel 1972 per le mani e la preghiera consacratoria del vescovo di Lecce, Francesco Minerva. Oggi Portalecce pubblica il messaggio augurale dell’arcivescovo.
Sono contento di ricordare il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale del nostro caro don Adolfo, il quale è da tutti ricordato come l’arciprete-parroco della chiesa matrice di Monteroni, dove ha retto la comunità, per oltre 30 anni, precisamente dal 13 settembre 1987 fino a settembre del 2018, anche se in precedenza ne era stato già vicario parrocchiale.
Il vescovo che lo consacrò il 2 settembre 1972 fu il canosino mons. Francesco Minerva, il quale decise di lasciarlo nella città di Monteroni, presso la nuova parrocchia di Maria Ausiliatrice, la sua comunità d’origine, accanto al compianto don Carmelo Martino, fondatore della chiesa. Si può quindi, a buona ragione, sostenere che don Adolfo ha trascorso gran parte del suo ministero a Monteroni.
Di lui mi piace sottolineare il fatto che, pur avendo sempre vissuto in un paese, comunque non ha mai rinunciato ad allargare sguardi ed orizzonti ben al di là delle ristrettezze geografiche. Ciò è avvenuto non solo perché Monteroni è stato sempre un paese vitale e dagli importanti fermenti culturali, ma soprattutto perché don Adolfo si è cimentato con successo nel dialogo con il mondo della cultura, soprattutto attraverso i filtri della comunicazione e dell’arte. Come è noto, a Monteroni, don Adolfo ha lanciato e curato per lunghissimi anni una rivista parrocchiale molto conosciuta e apprezzata, Vita Cristiana, e poi è stato un solerte collaboratore e, in seguito, direttore del settimanale L'Ora del Salento, e della radio diocesana, fondata da mons. Minerva, Radio Elle. E poi la rassegna di arte sacra “Pro arte. Pro Deo”…
La sua formazione culturale lo ha reso fin da subito un amante della storia locale ed un esperto della sua città, Monteroni, a cui ha dedicato quasi tutta la sua missione pastorale.
Don Adolfo è anche un valido formatore e un sacerdote che ha custodito e coltivato nel suo cuore la virtù dell'umiltà, che, come insegna la spiritualità cristiana di tutti i tempi, è la radice di ogni bene. Scriveva San Francesco di Sales: ''L'umiltà ci rende grati a Dio e la mansuetudine al prossimo''. Questa, credo, che sia una bella sintesi del ministero di don Adolfo. A lui, che ora riveste il delicato compito di responsabile dell'archivio diocesano e che presta un prezioso servizio nella basilica di Santa Croce, vanno i miei migliori e più sinceri auguri, affinché sia sempre più sacerdote a immagine di Cristo buon Pastore.
Suor Faustina Kovalska, rivolgendosi a Gesù, scriveva che la sua vita era un susseguirsi di ''tempeste e arcobaleni che contribuiscono entrambi a cantare l'unico inno della misericordia di Dio''.
Caro don Adolfo, volgendoti indietro e facendo memoria anche tu troverai tempeste e consolazioni. Celebra allora per il tuo popolo, oggi, nel giorno del tuo anniversario, la infinita bontà di Dio e canta l'inno di ringraziamento. I sacerdoti e i fedeli della nostra diocesi si uniscono a te.