0
0
0
s2sdefault

Va in scena a Monteroni stasera 26 novembre “Voci di donne”, il recital-show organizzato dall’oratorio San Giovanni Bosco e dalla Casa della Befana in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una serata in musica ricca di testimonianze reali per ascoltare le storie delle vittime e per sensibilizzare la comunità.

 

 

 

Sembra quasi un’impresa fornire dei dati certi sul fenomeno della violenza di genere. Giorno dopo giorno si sussegue nei notiziari un’interminabile sfilza di nomi e volti di donne uccise da partner, ex, padri, figli o amici che si arrogano il diritto di poter decidere della loro esistenza. Alcuni di questi nomi e volti restano particolarmente impressi per le loro storie drammatiche o per la rilevanza mediatica che si è creata attorno ad essi, mentre altri finiscono per essere dimenticati o per non essere considerati affatto, com’è il caso dei numerosissimi episodi di violenza di genere di diversa tipologia (fisica, psicologica, sessuale, economica e tante altre).

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre, l’oratorio San Giovanni Bosco e la Casa della Befana di Monteroni hanno scelto di dar voce ad alcune delle tante storie di donne vittime di violenza attraverso il recital-show “Voci di donne”. L’evento, organizzato in collaborazione con il Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Lecce e con il patrocinio del comune di Monteroni, andrà in scena oggi alle 19 presso il teatro dell’oratorio di viale Trieste e il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto alla Caritas della parrocchia Maria SS. Assunta.

“È un’iniziativa fortemente voluta - afferma il parroco della matrice don Giuseppe Spedicato - ed è interessante perché ci sarà un intervento dell’avv. Viola Messa, che presenterà una sua testimonianza nell’ambito giuridico dei tanti reati di violenza sulle donne che tante volte vengono sottaciuti. Seguirà un’esibizione a cura di Antonella Manca con un cast di ragazzi e ragazze monteronesi, che attraverso il canto e le testimonianze sensibilizzeranno gli spettatori su questo fenomeno che bisogna debellare dalla nostra cultura sia umana che cristiana”.

“Saliranno per la prima volta sul palcoscenico degli avvocati che hanno abbracciato questa causa e che porteranno in scena delle storie realmente accadute e non solo. Siamo nel 2023 – riflette la cantante e presentatrice dell’evento Francesca Porcella - e nonostante l’evoluzione tecnologica e scientifica purtroppo rimane sempre il concetto patriarcale della donna inferiore, che non può venir fuori e far vedere le sue qualità. Del resto, la maggior parte dei femminicidi avviene per gelosia: la donna viene etichettata come una poco di buono, non può uscire di casa, non deve lavorare ed è sempre succube dell’uomo come padre-padrone. L’uomo diventa essere indegno nel momento in cui reputa la donna un essere inferiore, tanto da permettersi anche di toglierle la vita”.

 

 

 

Forum Famiglie Puglia