0
0
0
s2sdefault

Nella serata del mercoledì Santo, alla vigilia del triduo pasquale, si è svolto a Monteroni il tradizionale rito di accensione della Quaremma, che segna il passaggio verso un periodo nuovo di purificazione e di salvezza.

 

 

 

Una tradizione che va avanti da oltre vent’anni e che ogni anno vede radunarsi in via Zara una folla di persone pronta a rivivere quest’antichissimo costume della cultura popolare e a tramandarlo ai più piccoli. Tra applausi, mortaretti e nasi all’insù, le fiamme hanno consumato non solo il fantoccio della vecchietta, che era stato appeso all'indomani del carnevale (LEGGI ARTICOLO), ma anche il lungo periodo di Quaresima che esso rappresenta, fatto di penitenza e rinunce.

Presenti tra la folla tutti i residenti del vicinato e i volontari dell’associazione locale di protezione civile “Il Cormorano”, che hanno offerto il loro contributo per sostenere quest’usanza. Anche l’amministrazione comunale ha preso parte al rito e ha voluto consegnare una targa alla signora Maria Teresa Alemanno per la cura e la passione con cui ogni anno crea e modella il fantoccio della Quaremma.

 

 

 

 

“Conservare le tradizioni popolari è importante - ha sottolineato la sindaca Mariolina Pizzuto - e impegnarci nella loro trasmissione alle nuove generazioni è fondamentale. Per questo siamo così grati alla signora Maria Teresa Alemanno per la dedizione con cui ha conservato e tramandato la tradizione popolare della 'Quaremma', insieme a tutti i suoi vicini di quartiere e ai nostri volontari della Protezione Civile”.

La Quaremma di Monteroni, uno dei pochi casi ancora rimasti nel Salento, dimostra che le tradizioni non vanno solo ricordate, ma anche mantenute il più possibile vive nella quotidianità: bisogna sempre amare il passato, ma occorre soprattutto portarlo nel futuro passando il testimone alle nuove generazioni.

 

 

 

 

 

 

Forum Famiglie Puglia