Al centro dell’attenzione mediatica di questi giorni, c’è il saliscendi di grafici quantistici capaci di chiarire ai più l’andamento epidemico del Covid-19. Ognuno si informa come può. Certamente siamo tutti carichi di un sentimento di tristezza e smarrimento all’imbrunire di ogni nuovo giorno.

I social, insieme alla tv, la fanno da padrone. L’appuntamento quotidiano è spostato nelle piazze delle nostre piattaforme. Novità dell’ultima ora, accesi dibattiti, consigli di esperti e non. Per fortuna, le buone notizie ci sono sempre. Notizie di speranza e di solidarietà.

Nei piccoli paesi come Novoli, guardare alle necessità del vicino di casa, diventa naturale in un tempo di emergenza come questo. Così il dirimpettaio diventa mio fratello e il paese una grande famiglia allargata. Si guarda con attenzione alle difficoltà altrui e si cerca con ogni mezzo di far fronte comune.

Numerose, a tal proposito, sono le iniziative che danno voce ad una comunità con le strade vuote, ma che va incontro a chi ha più bisogno. Il comune di Novoli ha in questi giorni stanziato la cifra di 3 mila euro a favore delle famiglie del paese in difficoltà. Cifra affidata alle Caritas parrocchiali, che provvederanno alla conversione dell’intera cifra in buoni pasto presso i supermercati del paese e a consegnare nelle mani di chiunque ne farà richiesta nei prossimi giorni.

A questo si aggiunge l’iniziativa sostenuta dall'Aracof (Associazione dei commercianti e degli artigiani novolesi), in collaborazione con il comune e la Caritas di Novoli, dal titolo “spesa sospesa”: promuove la raccolta di beni di prima necessità presso i vari punti vendita del paese a “supporto di chi in questo periodo accusa maggiormente il momento di crisi che stiamo attraversando”.

Di grande valore morale anche l’iniziativa di un gruppo di ragazzi appassionati di fantacalcio, che questa mattina hanno deciso di donare alla Caritas di Novoli una quota del loro budget. A comunicarlo mediante canali social, il sindaco di Novoli Marco De Luca, in questi giorni impegnato in prima linea, insieme alle altre autorità competenti, nella gestione di un paese che si fa forza nella speranza e nella carità.