Si sono conclusi i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rosario di Pompei nella chiesa di San Pietro Apostolo a San Pietro Vernotico, organizzati dalla Pia Unione Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Dallo statuto del “Pio sodalizio delle consorelle sotto il patrocinio della Vergine SS. del Rosario di Pompei”, redatto l’8 luglio 1914 da don Giuseppe Di Bari e controfirmato a Lecce dall’allora vicario generale della curia leccese, si evince che le origini dell’associazione risalgono intorno al 1895 con “lo scopo di promuovere la devozione alla Madonna di Pompei e di mantenere decorosamente il culto; l’adesione fu tale da sentire il bisogno di erigere, con il permesso di mons. Zola, un altare dedicato alla Vergine di Pompei nella cappella dei Santi apostoli Pietro e Paolo”.
In questo documento l’autore manifesta la volontà di mettere per iscritto ciò che sino ad allora era stato tramandato verbalmente pur garantendone gli impegni. Secondo lo statuto il padre spirituale della Pia Unione sarebbe dovuto essere lo stesso che guida la Confraternita dei Santi Pietro e Paolo con “il dovere di curare con ogni mezzo il buon andamento religioso e morale di tutta l’associazione. Adempirà a tutte le funzioni di culto, presiederà a tutte le adunanze e sarà anche suo compito di ammettere quante ne chiederanno di far parte”, mentre le nomine all’interno sarebbero avvenute e sarebbero state rinnovate annualmente. Tutti i ruoli delle componenti dell’associazione sono espressamente descritti dalla Priora con il compito di “dare il buon esempio e di vigilare sulla condotta morale delle singole consorelle, dare consigli, zelare il culto e la devozione alla Madonna” alla sagrestana alla quale spettava “la cura dell’altare e di quanto necessario allo svolgimento delle varie funzioni” passando per la segretaria e la cassiera.
Nello statuto erano indicate le funzioni obbligatorie: “1. la messa bassa domenicale per sei mesi; 2. i quindici sabati precedenti la festa dell’8 maggio con Messa bassa la mattina e funzione la sera; 3. la Novena solenne in preparazione alla festa e l’8 maggio una messa solenne cantata la mattina e il Te Deum con benedizione del Santissimo la sera; nell’ottavario dei morti dovrà farsi celebrare una messa in suffragio di tutte le consorelle defunte”. Le pie donne fecero costruire per assicurare per se ed i propri familiari degna sepoltura persino una cappella nel cimitero comunale dedicata alla Beata Vergine di Pompei.
Malgrado di anni ne siano passati veramente tanti, gli attuali membri dell’Associazione (negli ultimi anni sono stati ammessi anche degli uomini e ad oggi il ruolo del priore è ricoperto da Cosimo Rizzato) continuano a preoccuparsi dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Dal 29 aprile al 7 maggio ogni sera è stato recitato il santo rosario, al termine del quale padre Antonio Parrino, passionista, ha presieduto la novena e celebrato la messa; nei giorni 4, 5 e 6 maggio la recita del rosario è stata preceduta dall’adorazione del SS. Sacramento. Durante la messa della vigilia tutti i viveri di prima necessità portati per l’offertorio sono stati destinati alla Caritas interparrocchiale; la gente ha partecipato sentitamente con una raccolta straordinaria di generi alimentari così cospicua da consentire di andare oltre la realizzazione di 5 cestini presentati all’offertorio: tutto il resto sarà consegnato direttamente al centro Caritas in questi giorni.
Ieri, mercoledì 8 maggio, festa della Madonna del Rosario di Pompei, al mattino dopo il rosario meditato, la messa solenne ed a mezzogiorno, “nell’ora del mondo” come amava definirla il Beato Bartolo Longo, la Supplica alla Madonna. Nel pomeriggio alle 19 si è svolta la processione per le vie del paese che è terminata sul sagrato della chiesa dove Padre Antonio ha celebrato l’eucaristia.
Quest’anno la Pia Unione ha donato 300 rose che sono state distribuite prima della messa e della benedizione ai partecipanti per evitare l’assalto alle rose bianche che in questi giorni hanno adornato e contornato la statua della Madonna; una pioggia di petali raccolti in questi giorni dai singoli fedeli e dai vari fiorai del paese si è riversata sul sagrato della Chiesa, sul celebrante e sulla statua durante la benedizione delle rose.
Quest’anno, nell’ambito della novena, la decana signorina Solazzo ha proposto di inserire qualcosa in favore delle persone più bisognose del paese com’era nello spirito di quelle pie donne che spontaneamente crearono l’associazione; proposta accolta immediatamente dagli altri soci e d’accordo con il parroco è stata coinvolta la Caritas interparrocchiale che ha individuato una cinquantina di persone privilegiando persone sole e nuclei famigliari particolarmente bisognosi che domenica scorsa hanno partecipato al pranzo sociale curato dal Ristorante Prato di San Pietro Vernotico e tenutosi presso la Sala San Pietro. Al pranzo, conclusosi con una bella e buona torta, hanno partecipato anche l’arciprete don Benedetto Strumiello, il priore della Confraternita dei Santi Pietro e Paolo ed una rappresentanza della Pia Unione e della Caritas.
Inoltre la Pia Unione ha ordinato alla Domus Mariae di Roma un dipinto ad olio del Beato Bartolo Longo che è stato collocato in Chiesa.