Ci sono tradizioni che continuano ad essere vive, alimentate dalla fede, da una devozione profonda e da un forte attaccamento alle proprie abitudini, usanze e riti.
Si è svolta così, venerdì 30 settembre, la notte dedicata al santuario dell’Annunziata e della Madonna del Garofano, con una visita guidata recitata con rivocazione storica della vita di Maria Manca e della costruzione del santuario avvenuta nel XVII secolo, riscuotendo un grande entusiasmo e partecipazione da parte degli abitanti di Squinzano, ma anche di tanta gente arrivata dalla provincia e dai paesi confinanti, ritenendola molto interessante e suscitandone tanta emozione.
Il presidente dell’associazione “21 Ottobre 1618 - Opera Maria Manca” - nata per onorare una straordinaria eredità, un patrimonio spirituale, morale e culturale della storia di Squinzano - Antonio Pastore, insieme al rettore del santuario e parroco delle comunità parrocchiali San Nicola e Mater Domini don Alessandro Scevola insieme al vicario parrocchiale don Alessio Seconi, hanno proposto attraverso delle visite guidate recitate la rievocazione di quelle situazioni che sembrano essere dominate da un’entità superiore e non dagli uomini. O meglio, dalle due entità che dominando il mondo da quando è nato, il bene e il male.
La rappresentazione della rievocazione storica di Maria Manca si è sviluppata attraverso quattro tappe, quattro quadri viventi con una sceneggiatura degna di uno spettacolo teatrale, fra musiche in sottofondo e luci suggestive; a fare il resto è stata la bellezza del luogo, il Santuario, la natura incontaminata che lo circonda, i costumi, la bravura degli interpreti della compagnia teatrale “Ghèfiura” di Sandro Garofalo che con i suoi eccellenti attori, ha reso questa manifestazione indimenticabile.
Maria visse fino all’età di 97 anni, dedicandosi ad ogni sorta di bene, costruì il Santuario dedicato all’Annunziata, ed anche un’altra chiesetta rurale, posta sulla strada verso Torchiarolo, dedicata a Santa Elisabetta. Morì in aria di santità, dopo aver vissuto un’umile vita nella sua stanzetta all’interno del Santuario, dove pure fu sepolta.
“Se questo evento è stato un successo” - dice ancora don Alessandro Scevola - “è merito della collaborazione di tante persone, spese incondizionatamente per il bene di tutta la comunità! Neanche la pioggia arrivata improvvisa al termine della “Notte al Santuario” potrà cancellare il ricordo e le emozioni che abbiamo vissuto ieri alla presenza di centinaia di visitatori che si sono lasciati affascinare dalla storia e dalla vita di Maria Manca! Una serata straordinaria resa possibile grazie alla sinergia e all’impegno di diverse realtà che si sono unite per donare alla comunità di Squinzano qualcosa di unico. Divulghiamo questa meravigliosa storia, affinché anche gente lontana possa venire a Squinzano per conoscere e pregare in questo luogo sacro”.