La chiesa matrice di Squinzano si prepara a diventare per qualche ora la cattedrale di Parigi, “Notre Dame”, lo assicura la Compagnia teatrale Ghefiura che presenta “La Corte dei miracoli”, sulla falsariga del romanzo storico di Victor Hugo, pubblicato nel 1831, il primo grande successo dell’autore francese che con esso superò la censura del tempo.
Domani 14 giugno alle 20,30 in Piazza San Nicola (ingresso libero) si assisterà ad un volo pindarico all’indietro fino a quell’era grazie allo spettacolo dei giovani attori del suddetto laboratorio teatrale che saranno interpreti di un coacervo di sentimenti, testimoniando le varie gradazioni della prima motivazione umana, l’amore (GUARDA).
“Uno degli obiettivi primari del nostro laboratorio - afferma la regista Mariluce Vespucci - è proprio quello di sondare tutti i terreni emozionali possibili, infatti, attraverso il teatro i ragazzi si immergono altresì nella realtà tribolata che, come in questo caso poi, si trasforma in rivincita degli ultimi, come provano l’esempio di Esmeralda, una zingara ingenua e ammaliante e la lotta di chi vive costantemente da clandestino in cerca di riscatto e dignità”.
Il romanzo ucronico su ispirazione dello scrittore francese focalizza i vissuti teatrali e intimistici, passando dall’imitazione del mondo adulto, come espediente per affrancarsi dalla sua influenza, all’imitazione di personaggi di fantasia con le sue prerogative. Le luci della ribalta sono vissute come una fascinazione per questi artisti in erba, che grazie all’espressione teatrale diventeranno sempre più onniscienti. Il teatro fa bene a giovani e meno giovani e questa pièce non priva di coup, appunto, de théatre ha tutti i presupposti per regalare momenti all’insegna dell’esperienza estetica e del magico genere artistico intramontabile, foriero di piacevoli sorprese, su cui puntare e sicuramente scommettere.